Valanga hotel Rigopiano, il vero nemico è la neve. Curcio: “Si opera in condizioni estreme”

Valanga hotel Rigopiano, il vero nemico è la neve. Curcio: “Si opera in condizioni estreme”
21 gennaio 2017

Nove persone salvate (piu’ le due raggiunte e salvate nei primissimi momenti del soccorso), cinque cadaveri recuperati, 23 dispersi. E’ il bilancio provvisorio della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una slavina alle pendici del Gran Sasso. Con un lavoro incessante andato avanti tutta la notte alla luce delle fotoelettriche, i vigili del fuoco hanno recuperato due donne e due uomini che si aggiungono ai quattro bambini e alla donna estratti ieri: si continua a scavare per portare fuori un uomo che rimane ancora sotto la neve. La speranza – spiegano alcuni soccorritori – e’ ancora tanta anche se in questo momento non sono state captate altre voci. A complicare i soccorsi contribuiscono le cattive condizioni meteo, con la neve tornata a cadere nel corso delle ultime ore, la nebbia che impedisce agli elicotteri di alzarsi in volo e il pericolo di nuove slavine impossibile da escludere secondo gli esperti. “L’aggiornamento a oggi” sulle ricerce sull’hotel Rigopiano “è di 11 estratti e cinque vittime” ha affermato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio (foto, centro). “Abbiamo tutti salutato con grande entusiasmo le operazioni – ha aggiunto – che continuano a essere molto complicate: non dobbiamo abituarci a vedere gli operatori in quelle condizioni, perché continuano a essere condizioni veramente estreme, con macchinari e tecnologie. Ringrazio tutti gli operatori per il lavoro che stanno svolgendo”.

“Continueremo a seguire con grande attenzione l’evoluzione della parte meteo e di quello che scaturita da questo: siamo in inverno e c’è stata questa eccezionale nevicata, erano anni che non cadeva questa quantità di neve soprattutto con questa persistenza e durata nel tempo. La concomitanza con il sisma può aver prodotto delle ulteriori instabilità che verranno scoperte quando si toglierà la neve”, ha concluso Curcio. Tutti i sopravvissuti sono complessivamente in buone condizioni fisiche, e assistiti da team di psicologi: solo uno, Giampaolo Matrone, 34enne di Monterotondo (Roma), e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico a un braccio e sta bene. Il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini e il sostituto Andrea Papalia si stanno recando nell’area dell’hotel, accompagnati dai Carabinieri forestali, per effettuare un sopralluogo: i due magistrati hanno aperto un’inchiesta, al momento senza indagati, ipotizzando i reati di omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Ieri erano stati sequestrati alcuni documenti in Provincia e in Prefettura, tra cui il piano neve dell’Ente e i bollettini meteo degli ultimi giorni ed erano state ascoltate diverse persone in qualita’ di testimoni.

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