Sale a sette il bilancio ufficiale della valanga che si è abbattuta sull’hotel Rigopiano: i vigili del fuoco hanno individuato ed estratto dalle macerie il corpo di una donna. Il cadavere era in uno stanzino vicino alla zona della cucina e del bar. In merito ai dispersi, finora se ne contano 22, mentre sono 11 i sopravvissuti. La situazione sanitaria di questi ultimi, ricoverati all’ospedale di Pescara risulta immodificata, secondo quanto riferimento dal nosocomio nel suo ultimo bollettino. Intanto, la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo d’inchiesta, per ora contro ignoti, in cui si ipotizzano i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo a proposito della valanga di neve e detriti che ha letteralmente raso al suolo l’hotel Rigopiano di Farindola, sul Gran sasso, mercoledì 18 gennaio 2017.
L’INCHIESTA L’inchiesta riguarda tutte le circostanze relative alla realizzazione dell’albergo in quel sito, al suo esercizio, e alla viabilità rispetto a quella struttura e tenderà a far luce anche sull’ipotesi di disfunzioni e ritardi nel far scattare l’allarme, subito dopo le prime telefonate e i messaggi partiti da ospiti e gestori della struttura. “L’inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare”, ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, sottolineando che tra i filoni di indagine vi sono quelli “relativi a circostanze e decisioni sull’apertura e lo stato di esercizio dell’hotel e sulla viabilità di accesso a quell’esercizio”. Sono trascorsi 5 giorni dalla valanga che ha travolto, distruggendolo, l’hotel Rigopiano di Farindola nel Pescarese ma la macchina dei soccorsi non si ferma neanche un attimo. Anche questa notte, con l’ausilio delle fotoelettriche, tutti al lavoro nella speranza di trovare in vita ancora i dispersi. Intanto, sono stati ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i carabinieri forestali li hanno scovati in buono stato tra le macerie dell’hotel Rigopiano. I genitori si erano salvati dal crollo ed erano scesi più a valle nei giorni scorsi. Si scava ancora con mani e pale e con l’utilizzo di sonde.
BIMBI TORNANO A CASA Le ricerche stanno procedendo su due fronti opposti, da un lato i Vigili del fuoco stanno avanzando all’interno della struttura lungo il percorso che ha consentito il ritrovamento dei nove superstiti. Le difficoltà, fanno sapere dalla Prefettura di Pescara, consistono nella necessità di aprire varchi attraverso murature di elevato spessore per accedere ai locali successivi. I soccorritori stanno parallelamente operando sul fronte nevoso esterno per consentire l’apertura di ulteriori varchi sul lato opposto della struttura, per il raggiungimento e l’ispezione dei locali travolti dalla slavina. A sondare la neve, con i mezzi meccanici, sono le squadre del Soccorso alpino mentre la Polizia stradale e l’Esercito si stanno occupando di garantire la viabilità sulla strada che consente ai soccorsi di raggiungere le zone operative. Intanto, Ludovica, Gianfilippo, Edoardo e Samuel tornano a casa. I bimbi salvati dalla valanga che ha sommerso l’hotel di Rigopiano “stanno bene e verranno dimessi oggi” ha annunciato Giuliano Lombardi, primario di pediatria dell’ospedale di Pescara, ai microfoni di Agorà su Raitre.
SEI VITTIME Sono in buona salute, “solo un po’ raffreddati”: già dopo le prime visite mediche i 4 bimbi estratti dalle macerie dell’albergo a Farindola versavano in condizioni che facevano ben sperare. Il primo ad uscire, insieme alla mamma, con l’aiuto dei soccorritori, è stato Gianfilippo, il figlio di Giampiero Parete, il cuoco miracolosamente scampato alla slavina che aveva lanciato l’allarme. Poi è stata salvata anche la sorellina, Ludovica, insieme ad altri due bambini: Edoardo e Samuel, figlio di un poliziotto abruzzese residente a Osimo. Proseguono senza sosta le operazioni di ricerca e soccorso presso la struttura alberghiera, sia all’interno dell’hotel che all’esterno. Il numero dei dispersi sale a 23 mentre è stata trovata un’altra vittima sotto le macerie dell’albergo. Il bilancio delle vittime accertate sale quindi a sei.