Hollywood ricorda Paul Newman, oggi avrebbe compiuto 92 anni

Hollywood ricorda Paul Newman, oggi avrebbe compiuto 92 anni
26 gennaio 2017

Paul Newman avrebbe compiuto oggi 92 anni. Figlio di due immigrati che credono nel Sogno Americano nasce a Shaker Heights, sobborgo di Cleveland, in Ohio. Vende il negozio sportivo del padre per entrare alla scuola per gli attori del Walles. Stroncato dal New Yorker quando arriva all’Actor`s Studio, a causa dell`interpretazione ne Il calice d`argento del 1954 “recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali”, paga una pagina di un giornale nazionale per pubblicare un mea culpa scusandosi per essere stato un autista e non un attore. Diventa il signore di Hollywood. Dieci volte candidato agli oscar, tre volte premiato con la statuetta: la prima alla carriera, nel 1986, la seconda l`anno dopo come miglior attore per Il colore dei soldi, la terza come premio umanitario nel 1994.

Ma nonostante ciò il divo di Hollywood non ha mai avuto un buon rapporto con l’Academy che non riconosce almeno 30 anni prima interpretazioni gigantesche come ne La Stangata a fianco di Robert Redford che l`Oscar lo vince come miglior attore non protagonista. Ma non solo Oscar, anche sei Golden Globe e un Emmy. Nel 1945 è in cielo come mitragliere al largo di Hiroshima. Racconterà di aver visto esplodere il fungo atomico con colori diversi svelando il suo daltonismo il che lo costrinse ad archiviare per sempre la carriera di pilota. Divorzia dalla prima moglie Jacqueline E. Witte da cui ha avuto tre figli, e sposa nel 1958 Joanne Woodward. Resterà insieme con lei per 50 anni. Tre figlie insieme mentre due sono le figlie e un figlio avuti dal primo matrimonio. Dagli anni ’70 corre in pista nei circuiti americani, guida una Lotus Elan e poi una Triumph TR6, partecipa alla 24 Ore di Le Mans. Si ammala di tumore ai polmoni. Alla sua morte, 83enne, il 26 settembre 2008, il mondo lo ricorda per interpretazioni magistrali in “Lassù qualcuno mi ama”, “La lunga estate calda”, “La gatta sul tetto che scotta”, “Indianapolis pista infernale”, “Butch Cassidy”, “l’inferno di cristallo”, “il colore dei soldi”. Ma anche per la sua seconda ragione di vita: l’automobilismo.

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