Salvini pensa di chiudere a Berlusconi e Bossi si infuria: “Hai isolato la Lega”

CONSIGLIO FEDERALE Anche Maroni avverte il segretario leghista: “Io governo con Forza Italia, e Zaia governa con Forza Italia”

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Umberto Bossi ritorna a “ruggire”. L’occasione il Consiglio federale della Lega a Milano nel corso del quale il Senatur, ha frenato le ripetute minacce di rottura con Forza Italia,  avanzate a più riprese da Matteo Salvini. L’ex leader leghista ha accusato Salvini di aver “isolato la Lega”, raccontano fonti del Carroccio. E insistito piu’ volte, come gia’ espresso in numerose interviste, che con FI “bisogna trattare”. “Con Berlusconi ci devi parlare tu, perche’ tu sei il segretario federale”, avrebbe detto Bossi a Salvini. “Tu hai fatto la strategia prima delle regole, adesso ci sono le regole, la tua strategia non funziona piu’. Adesso c’e’ bisogno di parlare con Berlusconi, ma tu non gli parli perche’ vuoi fare il candidato premier, per cui cosa facciamo?”, avrebbe insistito. Un fiume in piena. In sostanza, il Senatur avrebbe ribadito la necessita’ che il partito si doti di una strategia che vada oltre il semplice conteggio elettorale dei voti ma che porti questi numeri a essere determinanti, attraverso un accordo elettorale, soprattutto guardando agli interessi del Nord.

STRADE APERTE Una bacchettata che sembra aver già raccolto i primi frutti. Per la Lega Nord rimangono “strade entrambe aperte” sia l’ipotesi di una futura “corsa solitaria” che  l’ipotesi di “costruire una coalizione più ampia” in vista delle prossime politiche, afferma Salvini. “Al centro ci sono i programmi: io lavorerò per coinvolgere più’ forze possibili, escludendo coloro che si sono resi complici del ‘Si” al referendum costituzionale come gli Alfano, i Cicchitto, i Casini” dice senza giri di parole il leader del Carroccio. “Per tutti gli altri – sottolinea – le porte sono aperte ma occorre che venga condiviso il programma, prima e non dopo il voto”. L’organo esecutivo del Carroccio era stato convocato dal segretario leghista per fare il punto sulla situazione politica dopo la sentenza della Consulta sull’Italicum e in vista delle prossime amministrative  ed eventuali politiche anticipate.

MARONI Sostanzialmente si e’ deciso unicamente di dare il via libera alla richiesta dei candidati veneti di correre senza il simbolo di FI. Mentre si e’ preso tempo su tutto il resto, alleanze e primarie, in attesa di ‘segnali’ nazionali, soprattutto in merito alla data delle elezioni politiche. Il capitolo ‘alleanze’ e’ stato sollevato da Bossi.  A chiedere chiarezza sulla linea da seguire il governatore lombardo Roberto Maroni, che avrebbe rivolto un invito a trovare un accordo. “Io governo con Forza Italia, e Zaia governa con Forza Italia – avrebbe esortato – : io eseguo, ma non e’ che un giorno piove e l’altro c’e’ il sole”. Di certo c’è che è tutto rinviato al prossimo federale, in programma tra due settimane. Nel frattempo potrebbero ritornare a essere produttivi i contatti mai interrotti tra i colonnelli di Lega e FI.