Condizioni dure nel supercarcere, El Chapo protesta. Parla l’avvocato del boss

Condizioni dure nel supercarcere, El Chapo protesta. Parla l’avvocato del boss
3 febbraio 2017

Ha protestato per le condizioni troppo dure nel super carcere di New York dove è stato rinchiuso dopo l’estradizione dal Messico. Joaquin “El Chapo” Guzman, signore della droga a capo di uno dei più efferati cartelli criminali al mondo, è guardato a vista 23 ore al giorno, e non può vedere la moglie né parlare con gli avvocati, salvo dopo una lunga procedura. Lo ha spiegato alla stampa uno dei suoi legali, Michelle Gelernt, che si è presentata di fronte ai cronisti insieme alla moglie del boss, Emma Coronel.

“E’ guardato a vista 23 ore al giorno – ha dichiarato l’avvocato all’uscita da un’udienza al tribunale federale di Brooklyn, a New York – gli è permesso di parlare solo con poche membri del nostro ufficio e solo per un’ora gli è concesso “un po’ di esercizio solitario. E’ tutto eccessivamente restrittivo. Crediamo che dovrebbe aver modo di ricevere visita da sua moglie”. “Non voglio parlare per Emma, ma penso che sia tutto molto difficile. Oggi è riuscita a vedere suo marito per la prima volta da quando è stato trasferito negli Stati Uniti. E l’unico modo per vederlo è stato durante l’udienza davanti ai giudici”.

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