“Con il caldo si fa fatica, anche squadre di grande qualità atletica vanno a 2 all’ora se giocano alle 13… L’orario è questo per tutti, fa caldo per tutti”. L’incubo di Daniele De Rossi ma di tutti gli azzurri è il caldo. Venerdì, quando l’Italia affronterà la Costa Rica a Recife il calcio d’inizio sarà alle 13, appunto. “Noi in Italia il 6 gennaio giochiamo alle 21 a Torino o Verona su campi ghiacciati. A livello di diritti televisivi e di soldi ci sarebbe un gran danno se giocassimo qui alle 21, perché in Italia sarebbe notte fonda. Si gioca alle 13, l’orario è questo per tutti. Quando fa caldo, fa caldo per tutti”, dice il centrocampista . “In Confederations abbiamo giocato a Recife alle 21 e si moriva di caldo. Magari i giocatori costaricensi si adatteranno meglio, ma anche loro dovrebbero essere contenti se dovessero esserci i timeout”, spiega ancora. Al di là del meteo, l’avventura procede a gonfie vele. “Per me questa è la sistemazione ideale. Non sono un grande fan degli allenamenti a porte aperte, qui esco dalla stanza e dopo 2 minuti a piedi arrivo al campo. Siamo stati accolti benissimo, c’è una cordialità unica. La gente vive per il calcio e si vede”, dice. “I bambini che oggi sono venuti qui -aggiunge riferendosi alla giornata odierna- hanno portato un entusiasmo contagioso. Il popolo brasiliano è meraviglioso, si preannuncia il Mondiale più bello di sempre. L’unico problema è il clima, ma non dipende da nessuno”.