Luca Di Giovanni: da “Il Sorpasso” a teatro al film con D’Alatri

Luca Di Giovanni: da “Il Sorpasso” a teatro al film con D’Alatri
15 febbraio 2017

A più di cinquant’anni dall’uscita del film, per la prima volta arriva a teatro “Il Sorpasso”, un omaggio al cult di Dino Risi, capolavoro della commedia italiana. A portarlo in scena, Giuseppe Zeno e il giovane Luca Di Giovanni, con la regia di Guglielmo Ferro e l’adattamento di Micaela Miano. Lo spettacolo, in tournée da novembre, è al teatro Quirino di Roma fino al 26 febbraio, prima di proseguire in tutta Italia.

Nel ruolo di Bruno, che fu di Vittorio Gassman, c’è Giuseppe Zeno, in quello di Roberto, che fu di Trintignant, il giovane Luca Di Giovanni, classe ’81, nato in provincia di Roma. “‘Il sorpasso’ è sempre stato uno dei miei film preferiti, in assoluto, lo conoscevo quasi a memoria, sapevo a memoria interi pezzi di Gassmann, poi mi hanno proposto di fare Trintignant, quindi ho imparato anche le altre parti. Un film che adoro e ho visto decine di volte prima di iniziare a lavorarci”.

E’ un omaggio molto fedele al film. “Il modo che abbiamo pensato più giusto per omaggiarlo è stato rendere fedelmente uno stravolgimento: c’è l’epoca, inizio anni ’60, le canzoni e l’atmosfera dei tempi…”. “E’ ‘Il sorpasso’ a teatro direi, che rende l’idea, chiaramente attualizzato, perché si fa oggi”. “Ne sono passate di cose dal ’62 a oggi, ma è proprio un omaggio a un classico fatto a teatro, oggi”. Anche se il suo idolo era Gassman, poi si è appassionato al suo personaggio. “Gioca di sponda e mezzi toni, non è solo una spalla a un protagonista, è proprio un rapporto di coppia il loro”.

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Per Luca di Giovanni il 2017 sarà un anno d’oro. Debutterà al cinema ad aprile nel nuovo film di Alessandro D’Alatri “The Start Up”, la storia vera di Matteo Achilli, ragazzo diventato famoso per aver inventato un social network. “Io interpreto Giuseppe, il programmatore, l’informatico che di fatto realizza questo sito con Matteo. Sono un po’ hacker e un po’ nerd, un po’ anche talento sprecato…”. E in tv sarà nel film biografico per la Rai “In arte Nino”, diretto dal figlio Luca Manfredi, ritratto intimo di un Nino Manfredi giovane e sconosciuto, prima che diventasse il grande attore. “Io interpreto uno degli amici di gioventù di Nino”. “E’ un ragazzo tenero, dolce e sfortunato, tutto pelato perché soffre di alopecia, quindi sono molto diverso da come mi vedete”.

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