“Dopo mesi di studio, è giunto a conclusione il lavoro sia dei censori teologi, sia della Commissione storica per ciò che riguarda la causa di beatificazione di don Primo Mazzolari”. Lo si legge in un articolo del numero in uscita domani de “La Vita cattolica”, il settimanale diocesano di Cremona. Nella mattinata di sabato quattro febbraio, in Palazzo Vescovile, si è tenuto l’incontro di tutti gli interessati per fare il punto della situazione e per progettare i passi futuri.
La Commissione storica ha espresso un giudizio favorevole, non senza fermarsi ad analizzare eventuali dubbi che potrebbero sorgere in sede di tribunale. L’analisi della documentazione raccolta è stata fatta nella sua completezza. Parere favorevole è emerso anche dai periti teologi nominati ad hoc. “Entrambi hanno sottolineato che negli scritti di don Mazzolari non si vede nulla che possa configurarsi come eresia, sia in campo dottrinale sia in questioni di morale – ricorda don Bruno Bignami, presidente Fondazione Don Mazzolari di Bozzolo, riportato dal Sir -. Anzi, uno studio analitico delle sue pubblicazioni mostra la costante preoccupazione di don Primo di rimanere fedele alla verità”. In particolare, “emerge in lui una profonda sensibilità cristologica: egli ha saputo leggere la storia con la lente della fede in Cristo”. Al termine delle loro deposizioni, le Commissioni hanno consegnato al vescovo Antonio Napolioni il frutto del loro lavoro. Ora la parola passa alla diocesi di Cremona, che può far partire il processo vero e proprio. Si provvederà nei prossimi mesi sia alla nomina dei membri del Tribunale diocesano sia a definire una data, presumibilmente in autunno, per dare il via ufficiale alla causa di beatificazione.