McMaster, “Il generale Iconoclasta” scelto da Trump per la sicurezza nazionale

McMaster, “Il generale Iconoclasta” scelto da Trump per la sicurezza nazionale
21 febbraio 2017

“Un uomo di incredibile talento ed esperienza”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha descritto Herbert Raymond McMaster, lo stratega militare scelto come consigliere per la sicurezza nazionale, dopo le dimissioni di Michael Flynn. Un giudizio che sembra condiviso, questa volta, da tutti i repubblicani, compreso il senatore John McCain, forse la voce più critica tra i membri repubblicani del Congresso nei confronti di Trump. A differenza di Flynn – costretto a lasciare l’incarico per aver mentito al vicepresidente Mike Pence sulla conversazione con l’ambasciatore russo a proposito delle sanzioni statunitensi – che ne era stato un consigliere durante la campagna elettorale, il generale McMaster non ha alcun legame con Trump e ricoprirà il suo ruolo, secondo la stampa statunitense, in modo meno ‘ideologico’ rispetto al predecessore, in carica per meno di un mese.

MENTE BRILLANTE McMaster è un generale a tre stelle, ha 54 anni, un dottorato in storia militare ottenuto all’Università della North Carolina e una laurea all’accademia militare di West Point. Veterano di guerra e decorato in combattimento, al suo attivo ha strategie innovative per la pacificazione della città e della provincia di Tal Afar in Iraq, poi d’esempio per le strategie di successo sviluppate dal generale David Petraeus. È stato anche critico della guerra in Vietnam e con l’amministrazione Bush per la guerra in Iraq. Nel 2014, Time lo nominò tra le 100 persone più influenti al mondo, chiamandolo “l’architetto del futuro esercito statunitense”. Il generale McMaster è considerato una mente brillante e uno degli alti ufficiali militari più indipendenti e pronti a sfidare le autorità, se sbagliano, a volte anche a costo della sua carriera. Per questo, è conosciuto come “Il Generale Iconoclasta”.

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DECISIVO COTTON Per la scelta di McMaster, secondo il New York Times, è stato decisivo il senatore Tom Cotton, veterano dell’esercito che è stato agli ordini di McMaster. Altri conservatori influenti nel settore della sicurezza nazionale, incluso un alto consigliere di McCain, hanno lavorato per la nomina di McMaster, che è stato spinto ad accettare dal segretario alla Difesa, Jim Mattis, che ha lavorato con lui. “Il generale McMaster è una scelta eccezionale. È un uomo di intelletto originale, di carattere e abilità. Riconosco grande merito al presidente Trump per la sua decisione e per tutte le sue scelte per il gabinetto della sicurezza nazionale. Non avrei potuto immaginare un team migliore di questo” ha commentato McCain. Esperto di minacce future e strategie per affrontarle, McMaster non vanta però esperienze nel mondo politico di Washington, che potrebbe rappresentare un’insidiosa sfida: il team per la sicurezza nazionale ha bisogno di essere ricompattato, perché irritato dalla precedente nomina di Flynn e preoccupato per il reale ruolo che gli sarà assicurato, vista l’ingombrante presenza alla Casa Bianca di Stephen Bannon, l’ex capo di Breitbart News diventato superconsigliere di Trump, che finora ha escluso lo staff, composto in gran parte da militari di grande esperienza, dalle decisioni importanti.

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