Catania, scoppia una bombola e crolla palazzina di tre piani: una vittima e quattro feriti

Catania, scoppia una bombola e crolla palazzina di tre piani: una vittima e quattro feriti
26 febbraio 2017

Un forte boato. Le urla disperate di una madre che estrae la sua bambina da sotto le macerie: “E’ morta, è morta”. Sono le 2.14 della notte tra sabato e domenica. L’esplosione di una bombola di gas polverizza una palazzina di tre piani nel centro storico di Catania: muore una donna di 84 anni, altre quattro persone sono rimaste ferite, tra cui la bimba di 10 mesi salvata dalla madre. “Ho praticato la respirazione bocca a bocca – dice Rosaria Cinturrino – ho sentito che respirava leggermente, poi i carabinieri l’hanno portata in ospedale”. La fortissima deflagrazione nel cuore della notte è stata avvertita in tutto il centro storico etneo. Cinque le persone estratte dalle macerie. Si pensa che non ci siano dispersi. La bimba di appena 10 mesi è arrivata al pronto soccorso “in codice rosso” ed è stata ricoverata in coma farmacologico con la prognosi riservata. La piccola ha riportato una frattura cranica laterale sinistra e presenta anche due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario sottoporla a un intervento chirurgico. “Le lesioni contusive e le frattura – sottolinea il primario della Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi Nesima, Giuseppe Ferlazzo – sono stabili e a un primo controllo neurologico è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi”.

Il papà della bimba, marocchino, è stato avvertito telefonicamente dell’accaduto e appena arrivato al pronto soccorso, avrebbe inveito e colpito degli oggetti ferendosi a una mano, che gli è stata medicata sul posto (“non ci ho visto più dagli occhi per la rabbia e il dolore”). La bimba si trovava con la mamma, illesa, al terzo piano: dopo lo scoppio e’ stata salvata dai carabinieri che l’hanno portata in ospedale ancora prima che arrivasse l’ambulanza. Uno dei quattro feriti è ustionato ed è stato ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania e poi trasferito, con un elicottero del 118, all’ospedale Civico di Palermo. L’uomo sarebbe stato vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l’esplosione della bombola, che è ritenuta accidentale. Secondo alcuni vicini, infatti, dall’abitazione del 60enne, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c’era odore di gas. A salvarlo dal crollo e’ stato un frigorifero che lo ha protetto dai detriti, secondo quanto riferito dai Vigili del fuoco che sono arrivati a lui scavando un cunicolo. E proprio durante i soccorsi, un vigile del fuoco è scivolato procurandosi una lussazione al piede ed è stato condotto in ospedale per le cure del caso.

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Gli altri due feriti, non gravi, sono nell’ospedale di Lentini, nel Siracusano. La donna morta nel crollo si chiamava Agata Strano, era separata e viveva da sola al primo piano dell’abitazione: e’ stata trovata ancora a letto sotto le coperte, probabilmente non si e’ accorta di nulla perche’ e’ stata colta nel sonno. Salva per miracolo un’altra donna che abitava al secondo piano della palazzina e che non si trovava in casa perche’ si era fermata a dormire a dal figlio. “Sono viva per miracolo – dice Francesca Giuffrida, 67 anni vedendo le macerie della sua casa -. Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta e invece ieri (sabato, ndr) sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita”. L’esplosione ha coinvolto anche due palazzine attigue che sono state fatte subito evacuare perche’ ritenute danneggiate: del palazzo in cui abitavano sei famiglie e’ rimasto poco, e’ letteralmente ‘aperto’ con la facciata, i solai, i pavimenti e le pareti distrutte e diventate un cumulo altissimo di macerie. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e il procuratore Carmelo Zuccaro ha disposto il sequestro dell’immobile affidando le indagini alla Polizia di Stato.

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