Che la vertenza Alitalia fosse iniziata in salita sul fronte sindacale lo si era capito gia’ ad inizio settimana, quando il secondo incontro tra l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori era stato annullato per l’indisponibilita’ della Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto aereo a partecipare a un tavolo insieme alle associazioni professionali dei piloti e assistenti di volo. Lo strappo sembrava poi essere rientrato con la decisione dell’azienda di tornare a convocazioni separate. Oggi pero’ le tensioni sono riemerse, questa volta sugli esuberi previsti nei piloti, 122, sul totale dei 2.251 dichiarati dall’azienda. Mentre era in corso un incontro con l’azienda per discutere degli esuberi del personale navigante, il segretario nazionale della Uilt, Marco Veneziani, ha annunciato che Etihad sarebbe disponibile ad assorbire i piloti in esubero. ”Sicuramente – ha commentato Veneziani – e’ un’apertura positiva, ma si continua a lavorare perche’ non ci sia nessun esubero”.
Immediata la risposta della Filt Cgil, arrivata via twitter dal segretario nazionale Mauro Rossi. ”Unita’ sindacale e’ un valore irrinunciabile – ha commentato Rossi – ma sentire che la vertenza si risolve spedendo 50 piloti in Etihad senza diritti e’ ridicolo”. Polemico anche l’Usb che chiede si torni alla vertenza con tavoli unificati. ”L’Usb – si legge in una nota – registra che si continuano a svolgere incontri a tavoli separati, oltretutto dopo la vergognosa presa di posizione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno impedito di tenere la riunione di lunedi’ scorso, mentre emerge una certa incomprensibile ritrosia a entrare nel merito e nel dettaglio degli esuberi”. Le associazioni professionali lanciano invece l’allarme su contratti di solidarieta’ anche nella nuova Alitalia. Anpac, Avia e Anpav infatti hanno manifestato ”preoccupazione e perplessita’ sul numero degli esuberi ed hanno richiesto ulteriori approfondimenti, anche in considerazione della dichiarata necessita’ aziendale di attivare i contratti di solidarieta’ anche nella futura nuova Alitalia per un numero di naviganti presumibilmente pari alle attuali quantita’ gia’ alla base dell’accordo di solidarieta’ sottoscritto nel 2013 con l’attuale azienda, che ricordiamo essere 285 piloti e 525 assistenti di volo”.
Intanto ieri mattina e’ intervenuto anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ha annunciato per la prossima settimana una convocazione dei sindacati insieme al suo collega al Lavoro, Giuliano Poletti, per fare il punto della situazione sulla vertenza. ”La settimana prossima – ha annunciato il ministro – io e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti faremo un momento di confronto con i sindacati per capire quale e’ lo stato dell’arte, avendo chiara la cosa che ognuno deve assumersi le proprie responsabilita’. Il governo fara’ la sua parte. Ci sono tutti gli strumenti per tutelare e garantire i lavoratori”. Lupi si e’ detto poi ”convinto che i sindacati dimostreranno la stessa responsabilita’ dimostrata in questi mesi, ricordando che c’e’ un tempo chiaro entro cui dobbiamo dare tutte le risposte e cioe’ entro meta’ luglio”. ”La scelta e’ molto semplice – ha proseguito Lupi -: tra una compagnia di bandiera che torna a essere protagonista nel mondo, oppure la chiusura”. ”Il bilancio 2013 dell’Alitalia – ha infine avvertito Lupi – non ha creato utili ma perdite pesanti. Cosi’ com’e’ l’azienda non funziona e il progetto deve partire da una ristrutturazione della societa”’. Il ministro ha inoltre annunciato che l’obiettivo del collegamento ad Alta velocita’ dei tre maggiori aeroporti italiani, ovvero Fiumicino, Malpensa e Venezia, una delle condizioni richieste da Etihad per l’alleanza con Alitalia, e’ stato inserito nel Piano nazionale degli aeroporti e sara’ ”vincolante”, mentre il ministero e’ in attesa del progetto elaborato da Rfi per l’opera, che dovrebbe arrivare ”il piu’ presto possibile”. (Asca)