Il tecnico è pronto a schierare il 3-5-2 con la difesa titolare dei bianconeri e Immobile in attacco al fianco di Balotelli
Per molti è una scelta di necessità dettata dal forfait di Daniele De Rossi. Fatto sta che Cesare Prandelli, testardamente attaccato alla difesa a quattro, è pronto a cambiare idea. Per la sfida decisiva contro l’Uruguay la Nazionale dovrebbe passare al 3-5-2. Che è lo stesso modulo che ha permesso alla Juventus di Antonio Conte di conquistare lo scudetto. E che in gran parte verrà interpretato dagli stessi protagonisti. La difesa a 3 sarà infatti quella bianconera con Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli. A centrocampo Andrea Pirlo e Claudio Marchisio verranno affiancati da Matteo Darmian, Mattia De Sciglio e Marco Verratti. In attacco, al posto del duo Tevez-Llorente, ecco spuntare Ciro Immobile e l’indiscutibile Mario Balotelli. La formazione è stata provata nell’allenamento di questa mattina e ormai Prandelli avrebbe preso la sua decisione visto che, anche la formazione delle “riserve” è stata messa in campo con lo stesso modulo (Bonucci, Paletta, Abate in difesa, Cassano-Cerci in attacco).
Nel frattempo capitan Buffon sprona i suoi e in conferenza stampa avverte: “È come se fosse un sedicesimo di finale nel quale abbiamo due risultati su tre, non è proprio male come situazione. Servono cuore caldo e testa fredda, una certa convinzione e autostima che non deve scemare per una partita andata male. Più la posta in palio è alta e meglio riusciamo a rispondere. È la storia che lo dice, ma non ci sono certezze”. Buffon torna anche sulla sconfitta con il Costa Rica: “Non ho mai cercato alibi e non mi sono mai piaciuti. Le condizioni ambientali sono impegnative ma lo sono anche per gli altri aldilà dell’abitudine di certe squadre a giocare a queste temperature. Non siamo riusciti neanche a sprazzi a sciorinare quel bel gioco che ci aveva fatto apprezzare in passato. Non siamo i più forti ma non siamo neanche quelli visti contro Costa Rica. Siamo una squadra che in campo ha sempre messo un senso di appartenenza e di amore verso la maglia e questi sono ingredienti che se messi in campo contro l’Uruguay avranno una valenza importante”. (Il Tempo)