Un sistema d’arredamento pensato per spazi in trasformazione, flessibile perchè si adatta a tutte le esigenze, e personalizzabile: si chiama PlayWood il progetto della startup che, partendo da un’idea semplice e con una stampante 3D, ha realizzato un sistema di assemblaggio originale e attento all’ambiente presentato durante il Fuorisalone di Milano nello spazio Din Design di zona Ventura Lambrate. Stefano Guerrieri è il Ceo dell’azienda che ha lanciato il prodotto lo scorso anno. “Si tratta di un connettore che permette di realizzare arredi come fossero un Lego: è possibile bloccare pannelli all’interno di uno spessore tra i 16 e i 20 millimetri e ogni struttura pul essere ricomposta. Questo permette di riciclare un arredo più volte e di adattarti a uno spazio che cambia nel tempo”.
La startup mette a disposizione una libreria di arredi autoprogettati dalla community di designer e scaricabili dal web gratuitamente. “Questo ci consente di spedire solo i connettori quindi di non avere tutto l’impatto sull’ambiente che ha il trasporto di materiali pesanti ed ingombranti”. Il progetto, che ha vinto il premio “A’ Design Award 2016”, è nato dalla necessità di arredare lo spazio aziendale: ora grazie all’e-commerce vende in 16 Paesi, dal Giappone al Sudamerica. “Abbiamo cercato di approcciarci a un mercato ampio dando la possibilità a tutti di avere un pezzo di design: il connettore parte da un prezzo accessibile, 15 euro per una scatola da 4 che permette di costruire un proprio arredo, fino ad arredi completi come un tavolo che costa intorno ai 300 euro”. Tra i prossimi obiettivi c’è la distribuzione negli Stati Uniti e la creazione di nuovi connettori per estendere le possibilità di arredamento.