Ddl penale, penalisti in sciopero: “Difendere giusto processo”

11 aprile 2017

Un nuovo sciopero “in difesa del giusto processo”. E’ quello proclamato dagli avvocati penalisti, che tornano ad incrociare le braccia da oggi e per tutta la settimana, per protestare contro il disegno di legge sul processo penale, che attende il vaglio in seconda lettura della Camera, dopo l’approvazione, con voto di fiducia, del Senato. “Tali riforme – afferma l’Unione delle Camere penali – sono contrarie non solo agli interessi e ai diritti dei singoli imputati, ma anche alle legittime aspettative delle persone offese e dell’intera collettivita’ che esige, in un Paese civile, moderno e democratico che i procedimenti penali abbiano una ragionevole durata e che la fase dell’accertamento dibattimentale torni ad essere il baricentro del processo, sottraendo la fase delle indagini preliminari all’attuale enfatizzazione e mediatizzazione”.

In particolare, evidenziano le Camere penali, la norma che “estende la applicazione del processo a distanza ad un numero elevatissimo di procedimenti con detenuti, lungi dal costituire un risparmio di risorse, rappresenta invece la piu’ evidente ed aperta violazione dei principi costituzionali e convenzionali del contraddittorio e della immediatezza, nonche’ della presunzione di innocenza”. Il Governo, inoltre, “deve essere richiamato alla responsabilita’ politica della scelta di riproporre il voto di fiducia anche davanti alla Camera – aggiungono i penalisti – che finirebbe con il ribadire in maniera definitiva ed irreversibile un atteggiamento di inammissibile disprezzo nei confronti del dibattito parlamentare, unica garanzia di una approfondita e meditata valutazione di una riforma che contiene al suo interno interventi normativi decisamente positivi ed in linea con le aspettative di riforma convergenti con i principi della Costituzione, quale ad esempio la legge delega per la riforma dell’esecuzione penale, assieme ad altri che non solo deprimono le garanzie del processo ma non rendono affatto i procedimenti penali piu’ rapidi ed efficaci, disincentivando il ricorso ai riti speciali e che pertanto esigerebbe una valutazione disgiunta ed accurata di ogni singola norma”. Le ragioni dell’astensione dalle udienze verranno illustrate dai penalisti domani, con una manifestazione nazionale a Bologna, che, aperta dal presidente dell’Ucpi Beniamino Migliucci, avra’ tra i relatori anche il responsabile giustizia del Pd David Ermini e il vicepresidente del gruppo Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini.

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