I medici britannici possono far “morire con dignità” un bambino di otto mesi colpito da malattia rara, andando contro la volontà dei genitori che vorrebbero farlo curare negli Stati Uniti. Il giudice Nicholas Francis ha infatti autorizzato i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra a staccare i macchinari che tengono in vita il piccolo Charlie Gard, colpito da una rara malattia genetica con danni cerebrali. Secondo gli esperti consultati dalla corte, infatti, il bambino non avrebbe alcuna speranza di guarigione. La decisione della corte è stata accolta da un “no!” disperato dei genitori, Connie Yates e Chris Gard, che vorrebbero portarlo negli Stati Uniti per sottoporlo a cure per la malattia mitocondriale di cui soffre. La coppia ha raccolto oltre 1,2 milioni di sterline (1,4 milioni di euro) in una campagna lanciata su internet. Il loro avvocato, Laura Hobey-Hamsher, ha detto che i genitori del piccolo sono rimasti “devastati” dalla decisione del tribunale.
Il legale ha annunciato che studierà la sentenza e entro le 3 settimane presenteranno ricorso una volta ottenuti nuovi pareri legali a sostegno della loro istanza. Il direttore dell’ospedale, invece, ha spiegato che continueranno a tenere in vita il piccolo fino a quando non sara’ assunta una decisone finale. Il giudice, Nicholas Francis, 58 anni, responsabile della sezione familiare dell’Alta Corte di Fleet Street, ha detto di aver preso la decisione “con il cuore a pezzi” ma “completamente convinto” che sia nel migliore interesse del bambino. Il magistrato, che ha visitato il bambino in ospedale, ha tributato rispetto per i genitori del piccolo, “per la loro coraggiosa campagna in nome del figlio” e per la “loro assoluta dedizione al loro meraviglioso bambino dal giorno che e’ nato. Sono consapevole che questo e’ il giorno piu’ brutto della loro vita. La mia sola speranza e’ che nel tempo riusciranno ad accettare che e’ nel miglior interesse di Charlie lasciarlo andare via in pace e non sottoporlo ad ulteriori dolori e soffererenze”.
L’avvocato Debra Powel, rappresentante dell’ospedale, ha spiegato alla corte che un gran numero “di esperti di fama mondiale” hanno concordato sul fatto che al bambino si puo’ solo dare solo sostegno vitale con le macchine ma la la sua “qualita’ della vita resta terribile”. La collega Victoria Butler-Cole, che il giudice ha assegnato come avvocato di Charlie, ha sostenuto che i trattamenti proposti negli Usa sono “esclusivamente sperimentali” e continuare a tenere il piccolo attaccato alle macchine che lo tengono in vita consentirebbe solo di “prolungare il processo della sua morte”. I genitori hanno raccolto 1,2 milioni di sterline, come detto, grazie al contributo di 80.000 generosi, per trasferire il figlio negli Usa per tentare una cura per il suo raro disturbo conosciuto come Sindrome di Esaurimento Mitocondriale, che colpisce quella parte del Dna che fornisce energie alle cellule e causa progressivi ma irreversibili danni ai muscoli ed al cervello.