Dopo la decisione di ieri dell’Agcom, Vivendi si trova in una situazione “non semplice” e deve trovare le soluzioni. È quanto ha dichiarato il vicepresidente e ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, commentando la decisione dell’Authority, che ha stabilito che entro un anno Vivendi debba ridurre entro il 10% la partecipazione in Mediaset (ora al 29,9%) o quella in Telecom Italia (24%). “Loro devono cercare delle soluzioni strutturali”, ha dichiarato Berlusconi, sottolineando che per Mediaset, una volta risolto da parte di Vivendi il problema delle quote, si potrebbe tornare a percorrere la strada dell’accordo su Premium. Ma questo dipende dai francesi.
Quanto all’eventualità che possa essere la stessa Mediaset o l’azionista Fininvest ad acquisire le quote Vivendi eccedenti il 10% in Mediaset, Berlusconi lo ha sostanzialmente escluso: “Non possiamo, altrimenti scatta l’opa. Possiamo acquisire solo il 5% ogni anno”. “Sono loro – ha ribadito riferendosi a Vivendi – che devono risolvere la situazione. Noi chiediamo che venga fatta giustizia. C’erano tutti i numeri, era tutto perfettamente in regola”, ha detto riferendosi alle violazioni contrattuali di Vivendi su Premium. Un comportamento, quello dei francesi che “dire inaccettabile è dire poco”, ha detto Berlusconi. Come reagirebbe se il numero uno di Vivendi, Vincent Bollorè, dovesse chiamare, Pier Silvio Berlusconi? “Rispondo, rispondo, quanto meno per cortesia – ha detto l’ad -. Sono loro a dover trovare una soluzione”. Di certo Berlusconi non si sarebbe mai aspettato il comportamento tenuto da Vivendi in tutta la vicenda: “Un comportamento che nemmeno lo sceneggiatore di soap opera più fantasioso avrebbe immaginato. Io non me lo sarei mai aspettato”.