A meno di 48 ore dall’apertura dei seggi per il ballottaggio delle presidenziali francesi Isis, sull’ultimo numero, il nono, della sua rivista ‘Rumiyah’ ha ricordato ad “ogni buon musulmano il dovere di uccidere i candidati, gli elettori, il personale ai seggi, che vanno dati alle fiamme in quanto simbolo di idolatria”. Nel testo non vengono fatti i nomi dei due rivali, Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Rumiyah giustifica l’uccisione dei candidati e degli elettori spiegando che chiunque partecipera’ al voto “e’ un infedele”. Sulla copertina dell’edizione francese si vede una mano infilare una busta in un urna, il tutto avvolto da fiamme. Secondo quanto riferisce il sito Memri.org che monitora l’attivita’ jihadista sul web, il testo dell’appello di Isis e’ stato pubblicato anche nella versione in inglese della pubblicazione (Rumiyah appare in 10 lingue, oltre francese e inglese, russo, bosniaco, turco, tedesco, indonesiano, curdo, uiguro e pashto).
Nell’edizione francese il titolo della copertina e’ “Elections Presidentielles 2017′ con le lettere suddivise con i colori della bandiera francese, blu, bianco e rosso e sotto l’invocazione: “Siamo obbligati in quanto devoti musulmani a scegliere un candidato da uccidere e a scegliere un seggio cui dare fuoco”. Intanto si apprende che il presunto islamista arrestato oggi nei pressi di una base militare a nord ovest di Parigi aveva giurato fedeltà allo Stato islamico (Isis) in una chiavetta USB trovata nella sua auto: lo hanno detto fonti vicine alle indagini. Diverse bandiere del Califfato sono stati trovati nella auto del sospettato nei pressi della base militare di Evreux, un centinaio di chilometri da Parigi, hanno aggiunto le fonti. Trovato anche un fucile nascosto in un cespuglio vicino al luogo in cui l’individuo, un ex militare di 34 anni sotto monitoraggio per la sua radicalizzazione islamista, è stato arrestato nella notte tra giovedi e venerdì.