Prosegue per tutto l’inverno il monitoraggio dei cetacei nel Canale di Sicilia portato avanti dall’associazione siciliana Ketos. Il programma di monitoraggio, concretizzato con la collaborazione di Accobams (Accordo internazionale per la conservazione dei cetacei nel Mar Mediterraneo) e’ realizzato con un gruppo di enti di ricerca Italiani e Tunisini. Tra gli scopi del progetto, oltre a fornire indicazioni sulla presenza di cetacei nel Canale, c’e’ anche quello di verificare i pattern di migrazione della balenottera mediterranea. Al fine di poter garantire un monitoraggio annuale anche in zone difficilmente raggiungibili dai normali mezzi di ricerca nautici, e per ottimizzare i costi, il gruppo di ricerca, con la collaborazione della Grimaldi Lines, utilizza i traghetti di linea come piattaforma di osservazione seguendo uno specifico protocollo standard elaborato da Ispra. Anna Ruvolo, siciliana, che con l’Universita’ di Pisa nel passato ha realizzato il monitoraggio cetacei nell’arcipelago Toscano, evidenzia come “il progetto e’ inserito nel network internazionale che monitora la Regione Marina del Mediterraneo Occidentale, utilizzando traghetti di linea tra Francia, Italia e Spagna permettendo cosi’ una visione comprensiva della distribuzione dei cetacei nel Mar Mediterraneo”. L’iniziativa prevede anche il monitoraggio sperimentale delle plastiche galleggianti al largo delle Isole Egadi e nel Canale di Sicilia. Le plastiche galleggianti, infatti, possono creare gravi danni sia perche’ direttamente ingerite da tartarughe ed da alcuni cetacei, sia perche’ a seguito della loro frammentazione possono entrare nella catena alimentare marina.