Accordo clima di Parigi, Ivanka Trump dissente dal padre. Assente con il marito all’annuncio

Accordo clima di Parigi, Ivanka Trump dissente dal padre. Assente con il marito all’annuncio
2 giugno 2017

L’assenza di Jared Kushner e di Ivanka Trump, dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, quando il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato l’uscita degli Usa dagli accordi di Parigi, non poteva passare inosservata. La coppia piu’ influente della Casa Bianca ha rinunciato a partecipare alla cerimonia ufficiale del Rose Garden: ufficialmente la signora Trump – che ha abbracciato la fede religiosa del marito Jared – era assente per osservare la ricorrenza della festa ebraica di Shavuot. Eppure sono in molti a leggere dietro a questa defezione il segno di una amara sconfitta. Politico ricorda come la battaglia contro i cambiamenti climatici e la salvaguardia dell’ambiente fossero state scelte, a suo tempo dalla first daughter tra le cause per cui impegnarsi come consigliera prediletta del presidente. Ivanka era riuscita addirittura a far incontrare il padre con Al Gore, l’ex candidato alla presidenza americana, che ha dedicato all’ambiente la sua seconda vita dopo la politica. La figlia del presidente aveva parlato del tema con Leonardo Di Caprio, appassionato attivista, che le aveva donato una copia di “Before the flood”, il suo documentario sugli effetti del riscaldamento globale.

E nel corso delle ultime settimane Ivanka si era impegnata in prima persona, organizzando riunioni e incontri dedicati a Parigi: ha avuto modo di confrontarsi anche con Scott Pruitt, a capo dell’Epa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Inevitabile chiedersi quanto incisivo sia il peso dei moderati Jared e Ivanka: “Credevamo che con Ivanka avremmo avuto sempre Parigi” ha detto delusa la stratega democratica Rebecca Katz. Ma in realta’ Ivanka pare che si stia focalizzando fondamentalmente sulle donne e Jared sia impegnato su piu’ fronti: il dialogo in Medio Oriente, le relazioni internazionali e l’innovazione del sistema governativo federale. E nonostante l’attuale deblacle, secondo Politico, la coppia adesso guarda piu’ lontano, alla propria influenza nel tempo e al successo a lungo termine della presidenza Trump. Secondo Sam Nunberg, che aveva lavorato in passato alla campagna elettorale di Trump, il vero sconfitto e’ il consigliere economico Gary Cohn, che aveva fortemente sostenuto gli accordi di Parigi ed era presente all’annuncio dell’uscita americana. Per contro sul prato della Casa Bianca, e’ stato impossibile non notare il largo sorriso di Steve Bannon, stratega politico del presidente e controverso esponente dell’ala destra piu’ estremista. E l’idea che se ne ricava e’ che il presidente Trump sia deciso ad improntare la sua presidenza su istanze marcatamente conservatrici.

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