Un attacco aereo della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha causato la morte di 21 civili in fuga da Raqqa, roccaforte dello Stato islamico (Isis) in Siria. E’ quanto ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che ci sono anche donne e bambini tra le vittime. “I civili stavano salendo su piccole imbarcazioni sulla riva Nord dell’Eufrate per fuggire dai quartieri meridionali di Raqqa”, ha detto il direttore dell’ong, Rami Abdel Rahman, riferendo anche di “diversi feriti in condizioni critiche”. Migliaia di civili stanno fuggendo dalla città nel Nord della Siria a fronte dell’avanzata delle Forze democratiche siriane (Sdf), l’alleanza arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti, verso la roccaforte Isis, e che hanno annunciato oggi il via alla “grande battaglia” per la liberazione di Raqqa, dai jihadisti dello Stato Islamico (Isis). “Dichiariamo oggi l’inizio della grande battaglia per liberare la città di Raqqa, la cosiddetta capitale del terrorismo e dei terroristi”, ha detto ai giornalisti dal villaggio di Hazima a Nord di Raqqa, Talal Sello, portavoce delle forze di Siria Democratica (Sdf) dominate dalle Unita di Difesa del Popolo curdo (Ypg), impegnati da mesi in un assedio dei combattenti dell’Isis – asserragliati all’interno della loro roccaforte – dopo essere riusciti ad arrivare a pochi chilometri da Raqqa da Nord, Est e Ovest. Le forze curdo-arabe Sdf “sono arrivate al confine orientale della città, ma non sono ancora entrate e hanno rotto la prima linea di difesa dell’Isis nella periferia settentrionale di Raqqa”, ha detto a France Presse Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, una Ong che conta su una vasta rete di attivisti in tutto il Paese. “La coalizione internazionale ha effettuato attacchi aerei tutta la notte in preparazione dell’offensiva”, ha aggiunto, e gli scontri tra combattenti SDF e militanti dell’Isis sono in corso.