Arriverà, con tutta probabilità, il prossimo 10 luglio la decisione del gup Cinzia Parasporo sulla richiesta di rinvio a giudizio inoltrata dalla Procura nei confronti dei cinque carabinieri coinvolti nell’inchiesta bis sul pestaggio di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini dopo essere stato arrestato sei giorni prima per detenzione di stupefacenti. Omicidio preterintenzionale, abuso di autorità, calunnia e falso sono i reati contestati agli imputati a seconda delle singole posizioni.
Stando alle previsioni del giudice, quella del 10 luglio sara’ un’udienza-fiume in cui tutte le parti, a cominciare dal pm Giovanni Musarò, prenderanno la parola. Intanto, resteranno fuori dal procedimento i ministeri di Interno, Giustizia, Difesa che i legali di parte civile dei tre agenti della polizia penitenziaria (assolti nei vari gradi di giudizio) intendevano citare come responsabili civili per l’Arma dei carabinieri. E invece, il gup Parasporo, accogliendo un’istanza presentata dall’Avvocatura dello Stato, ha disposto l’estromissione dei tre dicasteri per carenza delle condizioni di legge.
