Dopo il colosso petrolifero russo Resnoft anche la Banca centrale ucraina ha annunciato che è stato compiuto un attacco informatico contro i siti di alcune banche e aziende del Paese. “La Banca nazionale ha segnalato alle banche e ad altri attori del mercato finanziario un attacco informatico esterno condotto contro i siti di banche ucraine e di imprese pubbliche e commerciali” fanno sapere dall’istituto di emissione. A causa dell’attacco i passeggeri del metro di Kiev non hanno potuto pagare il biglietto con carta bancaria e certe banche ucraine hanno dovuto sospendere alcuni servizi. In seguito all’attacco, inoltre, “le banche sperimentano difficoltà a prendere in carico i loro clienti e fare operazioni bancarie” ha aggiunto la banca centrale. “Tutti i partecipanti al mercato finanziario hanno reso misure per rafforzare la sicurezza a contrastare i cyberattacchi” ha aggiunto la banca centrale che “non dubita che le infrastrutture bancarie sappiano difendersi contro i cyberattacchi”. Vari istituti di credito hanno confermato un attacco informatico contro i loro servizi. La banca Oschadbank ha detto di “essere stata costretta a fornire servizi limitati per i clienti”.
La metropolitana di Kiev, sulla pagina Facebook, ha annunciato che non può accettare pagamenti con carte bancarie ai suoi sportelli a causa di “un cyberattacco”. L’attacco ha usato il virus Petya.A, un “ransomware”, ha affermato la società Novaya Poshta, che “è temporaneamente non in grado di fornire servizi ai clienti”. Né la banca centrale né le società colpite hanno indicato l’origine dell’attacco informatico. Anche il colosso petrolifero russo Rosneft si è detto vittima di “un potente attacco informatico”, ma non è stato verificato collegamento con l’attacco ucraino. Gli attacchi informatici in questi giorni stanno colpendo diverse parti del Pianeta. Anche grandi aziende internazionali hanno denunciato di essere state prese di mira. Si tratta dell’azienda di navigazione danese Maersk, del colosso pubblicitario britannico WPP e dell’industria francese Saint-Gobain, che hanno confermato di essere state colpite, aggiungendo che i loro sistemi informatici erano stati protetti per evitare possibili perdite di dati. Il virus “si sta diffondendo in tutto il mondo, molti Paesi sono stati colpiti”, ha scritto su Twitter Costin Raiu, ricercatore del laboratorio di ricerca russo Kaspersky.
Al momento non è stato accertato un collegamento ufficiale tra i diversi attacchi, apparentemente avvenuti in contemporanea, ma dalle informazioni fornite da diverse società si tratterebbe di un virus che fa apparire sullo schermo dei computer una richiesta di riscatto di 300 dollari. Diversi esperti di sicurezza informatica hanno identificato il virus come “Petrwrap”, una versione modificata del “ransonware” Petya che aveva colpito l’anno scorso. Anche il colosso della siderurgia, Evraz, è stato attaccato, stando a quanto riferito da un portavoce dell’azienda all’agenzia di stampa Ria-Novosti. Secondo la società specializzata in sicurezza informatica Group-IB, “circa 80 aziende sono state prese di mira” in Russia e Ucraina. Tra queste, Rosneft e le grandi banche ucraine, come detto, ma anche Mars, Nivea, Auchan e strutture di governo di Kiev. Colpiti pure gli Stati Uniti. Il gruppo farmaceutico Merck è la prima azienda americana ad avere confermato di essere stata colpita dal cyber-attacco iniziato in Russia e Ucraina e diffuso su scala mondiale. “Confermiamo che la nostra rete di computer è stata compromessa oggi come parte dell’attacco hacker globale”, ha detto l’azienda su Twitter. “Stiamo indagando e forniremo informazioni addizionali non appena le avremo”, ha aggiunto.