Corea Nord porta di nuovo in freddo rapporti Usa-Cina. Washington valuta sanzioni

Corea Nord porta di nuovo in freddo rapporti Usa-Cina. Washington valuta sanzioni
28 giugno 2017

Il clima tra Stati uniti e Cina minaccia di tendere di nuovo al brutto, dopo il parziale rasserenamento che i tweet del presidente Usa Donald Trump lodavano l’impegno pur vano di Pechino per convincere la Corea del Nord a fermare i suoi testi missilistici e nucleari. A riportare il barometro sul brutto è sempre la relazione tra la Repubblica popolare e il regime di Pyongyang. Ieri in un rapporto del Dipartimento di Stato sui traffici di esseri umani, la Cina è stata considerata tra i Paesi che fanno meno contro questo tipo di sfruttamento. E’ invece di oggi l’indiscrezione, apparsa su molte testate, che la Casa bianca starebbe valutando di aumentare la pressione su Pechino attraverso un inasprimento dei dazi su prodotti come l’acciaio. L’eventuale provvedimento, che rientrerebbe anche nel programma trumpiano dell'”America First”, andrebbe in controtendenza dopo una serie di tweet che lodavano l’impegno cinese, dopo che Washington ha cercato di responsabilizzare il più possibile Pechino sulla questione di Pyongyang.

“Sebbene io apprezzi molto gli sforzi del Presidente Xi e della Cina nell’aiutare sulla Corea del Nord, non ha funzionato. Almeno so che la Cina ci ha provato!” ha scritto sul sito di microblogging Trump nell’ultimo di questi tweet. La Cina è l’alleato storico del regime nordcoreano, tuttavia le politiche di armamento nucleare e missilsitico di Kim Jong Un e la tendenza del giovane leader di Pyongyang a non ascoltare gli input di Pechino hanno irritato Xi Jinping. Per quanto Pechino abbia sostenuto l’inasprimento delle sanzioni nei confronti di Pyongyang e abbia quest’anno cominciato ad applicarle, per esempio con il taglio dell’import di carbone, si valuta che la Corea del Nord continui a ricevere ancora qualcosa come mezzo milione di tonnellate di greggio all’anno dalla Cina. L’area di confine tra i due Paesi è particolarmente porosa ai traffici commerciali e al contrabbando. Anche la bocciatura di Pechino sul fronte dei traffici di esseri umani è strettamente legata ai rapporti con la Corea del Nord. Il segretario di stato Usa Rex Tillerson ha spiegato che “la Cina è ha subito un downgrade al Tier 3 nel rapporti di quest’anno perché non ha preso provvedimenti seri per porre termine alla sua complicità nei traffici, a partire dai lavoratori forzati dalla Corea del Nord che si trovano in Cina”.

 

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