Commissione Sanità, vaccini obbligatori ridotti da 12 a 10

Commissione Sanità, vaccini obbligatori ridotti da 12 a 10
30 giugno 2017

Un emendamento della relatrice in commissione Sanità, al Senato, al decreto Lorenzin, trova forse la quadra sul numero dei vaccini obbligatori. La proposta di modifica del testo, che introduce 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini, taglia questo numero da 12 a 10 e prevede per 4 di questi, riuniti in un’unico intervento, la tetravalente (contro morbillo, rosolia, varicella, parotite), un’obbligatorietà per soli 3 anni, trascorsi i quali il ministero procederà alla verifica della copertura vaccinale nazionale, in particolare sul morbillo. Qualora questa copertura risultasse rientrata nei target previsti (pari al 95% della popolazione) potrà essere riportato da “obbligatorio” a “raccomandato”. Escludendo i 6 vaccini già inizialmente obbligatori (esavalente, contro: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, e Haemophilus influenzae tipo b) e i 4 per i quali il decreto introduce l’obbligatorietà a tempo (3 anni appunto), restano i due vaccini contro il meningococco B e C che non sono più ritenuti obbligatori, ma restano tra quelli raccomandati dal piano vaccinale e gratuiti. La soluzione è stata trovata grazie al lavoro della presidente della commissione, Emilia De Biasi (Pd), in coordinamento con la relatrice, Patrizia Manassero (Pd) e d’intesa con diversi componenti la commissione. L’emendamento è stato depositato oggi in commissione Sanità ed è stato fissato il termine per la presentazione di subementati alle ore 12 di lunedì 3 luglio. La senatrice De Biase ha anche precisato che l’emendamento prevede dopo i 3 anni di obbligatorietà, non solo la possibilità di riportare il numero dei vaccini obbligatori da 10 a 6, verificata la copertura vaccinale richiesta, mediante l’emanazione di un nuovo decreto legge, ma anche l’obbligatorietà per il ministro della Salute a riferire in Parlamento sui motivi, qualora non si procedesse a tale modifica.

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