Esplode autobomba, almeno 18 morti. Forze anti-Isis a Raqqa

Esplode autobomba, almeno 18 morti. Forze anti-Isis a Raqqa
2 luglio 2017

Tre auto sospette si stavano dirigendo verso il centro di Damasco, quando sono state notate dalle forze di sicurezza che sono riuscite a intercettarne e neutralizzarne due. La terza auto, invece, e’ riuscita a raggiungere il centro cittadino, nei pressi di piazza Tahrir e il conducente ha fatto esplodere il veicolo. Bilancio: almeno 18 morti e decine di feriti. “Le autorità competenti hanno intercettato tre autobombe e sono riuscite a far esplodere due di queste all’ingresso di Damasco su una strada che conduce all’aeroporto. Hanno circondato la terza vettura a piazza Tahrir, dove un terrorista si è fatto esplodere causando un numero di morti e feriti”, ha spiegato la televisione siriana. Dunque, domenica di sangue nella capitale siriana colpita al cuore da un attentato terroristico. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo le vittime accertate sono 18, tra le quali almeno sette membri delle forze di sicurezza siriane e due civili. Le forze di sicurezza hanno deviato le altre due auto e sono riuscite a farle esplodere sulla strada per l’aeroporto della capitale siriana. La terza auto e’ stata circondata nella piazza Al Ghadir, una zona di Tahrir, quartiere di Bab Tuma, ma il terrorista si e’ fatto esplodere uccidendo e ferendo decine di persone, ha precisato successivamente il ministero dell’Interno. Al momento l’attacco non e’ stato rivendicato.

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Damasco, che e’ stata risparmiata dai violenti combattimenti della guerra siriana, ha subito invece diversi attentati terroristici. Il 15 marzo scorso, due attacchi suicidi rivendicati dall’Isis hanno colpito la citta’ a due ore di distanza l’uno dall’altro lasciando sul terreno 32 morti in un palazzo di Giustizia e in un ristorante. Cinque giorni prima, un doppio attentato rivendicato dalla componente siriana di al Qaeda ha ucciso 74 persone, tra cui numerosi pellegrini sciiti che si trovavano nella zona dell’attacco, nella citta’ vecchia. Intanto, le forze appoggiate dagli Stati Uniti in Siria sono entrate per la prima volta da Sud nella roccaforte jihadista di Raqqa, attraversando l’Eufrate. Dopo una manovra di accerchiamento durata mesi, le Forze Democratiche siriane (FDS) – un’alleanza di combattenti curdi e arabi – sono riuscite giovedì scorso a tagliare ogni via di fuga ai combattenti dello Stato Islamico. “Oggi le Fds sono entrate da sud a Raqqa per la prima volta e hanno preso il mercato di al-Hal”, ha detto Rami Abdel Rahmane, direttore dell’Osservatorio siriano dei diritti umanai. Secondo la coalizione internazionale circa 2.500 combattenti dell’Isis sono presenti a Raqqa, conquistata dall’Isis nel 2014 e divenuta la capitale de facto dell’Isis in Siria. Circa 100.000 civili sono ancora “intrappolati” nella città secondo le Nazioni Unite.

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