Ue apre a Italia su revisione Triton. Noleggiata nave per stanare Ong “pirate”

Ue apre a Italia su revisione Triton. Noleggiata nave per stanare Ong “pirate”
12 luglio 2017

Frontex ha aperto alla revisione delle operazioni Triton ed è pronta a “aumentare il sostegno all’Italia nell’area dei rimpatri”. Lo fa sapere l’Agenzia Ue per il controllo delle frontiere dopo la riunione che si è svolta a Varsavia con gli Stati membri. Nella riunione svoltasi nella sede di Frontex, la delegazione italiana ha tra l’altro chiesto che in caso di massiccio afflusso di migranti, sia possibile sbarcarli nei porti di altri Stati membri. Nel testo, infatti, non viene menzionata esplicitamente la richiesta dell’Italia di redistribuire anche in porti di altri Paesi Ue gli sbarchi dei migranti soccorsi. Sarà costituito un gruppo di lavoro, informa Frontex, per stabilire cosa deve essere rivisto nella missione Triton alla luce delle decisioni già raggiunte a livello politico. “E’ stato concordato di stabilire senza ritardo un gruppo di lavoro per rivedere il mandato operativo delle operazioni Triton”, dice ancora l’Agenzia, e “verrà elaborato un nuovo piano operativo a partire dalla valutazione della situazione che è stata fatta” che sarà sottoposto “in una fase successiva agli stati membri partecipanti”, quindi senza bisogno di un voto preventivo sulla revisione del mandato. “Siamo pronti ad aumentare il sostegno all’Italia nell’area dei rimpatri e diversi stati membri hanno espresso la loro disponibilità a partecipare a operazioni di Rapid Return – prosegue l’Agenzia – questo richiederà un aumento della capacità dei centri di detenzione”. Frontex è alcuni stati membri partecipanti alle operazioni “hanno espresso la volontà di partecipare con la propria capacità operativa allo sviluppo del codice di condotta per le Ong che sta scrivendo l’Italia”.

Leggi anche:
Canone Rai e manovra: maggioranza divisa, aperture su fondi pensione

Intanto, un’organizzazione ‘multinazionale’ di estrema destra, francese, italiana e tedesca, conosciuta in Italia come “Generazione Identitaria” ha noleggiato una nave da 40 metri per pattugliare le acque a largo della Libia ed impedire ai migranti di raggiungere l’Europa. Il progetto “Difendi l’Europa” e’ nato, specifica il belga Le Soir, dopo che le diverse ‘filiali’ del gruppo hanno raccolto da maggio con un sistema di ‘crowfunding’ 76.000 euro per noleggiare il vascello. Il loro obiettivo e’ “evidenziare il vero volto delle cosiddette organizzazioni umanitarie, la loro collaborazione con la magia dei trafficanti di esseri umani, e le mortali conseguenze delle loro azioni in mare”, ha dichiarato Clement Galant. “Quando barche pieni di migranti illegali attraversano (il Mediterraneo) la nostra missione sara’ chiamare la Guardia Costiera libica per consentire loro di recuperarli e trarli in salvo e nel mentre li terremo al sicuro”, ha reso noto il gruppo. La formazione “Generazione Identitaria” ha spiegato di aver noleggiato la nave ‘C-Star’ che e’ in rotta per il Mediterraneo dopo aver lasciato Gibuti e attaversato il Canale di Suez. La prossima settimana sara’ a Catania per prendere a bordo attivisti da Catania e pattugliera’ acque internazionali a largo delle coste libiche. “Salvando queste persone e ostacolando il traffico di esseri umani possiamo salvare l’Europa e salvare vite allo stesso tempo”, ha dichiarato un portavoce dell’organizzazione.

Leggi anche:
Meloni svela il piano del governo per proteggere le donne

COSA E’ TRITON L’operazione Triton Triton è partita il primo novembre 2014 ed è una missione europea dispiegata da Frontex, l’Agenzia europea delle frontiere. Il mandato, come è stato più volte sottolineato dai vertici dell’Agenzia, non è salvare le vite in mare, ma operare il controllo delle frontiere, che è la mission istituzionale di Frontex. Tuttavia, in caso di necessità, si operano anche interventi di ricerca e soccorso. I mezzi impiegati sono due aerei, un elicottero, tre navi d’altura, quattro motovedette. Per rispondere al mandato, le navi di Frontex si mantengono in un’area entro 30 miglia dalle coste italiane, senza spingersi a sud verso le coste libiche. Il budget mensile è di 2,9 milioni di euro.

Leggi anche:
Medio Oriente, cessate il fuoco o patto di resa? Le contraddizioni nel dialogo tra Israele e Hezbollah

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti