Varato decreto dirigenza sanitaria

Varato decreto dirigenza sanitaria
21 luglio 2017

È stato approvato oggi in via definitiva in Consiglio dei ministri, e quindi è di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto correttivo in materia di dirigenza sanitaria, “che consentirà finalmente di attuare la riforma della governance degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, fortemente voluta dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin”. Lo rende noto il Ministero della Salute con un comunicato. Su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, il decreto legislativo – spiega la nota -, in attuazione della legge delega per la riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124), detta disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, in materia di dirigenza sanitaria. Il provvedimento interviene sulla disciplina riguardante il conferimento degli incarichi di direttore generale, di direttore amministrativo e di direttore sanitario, nonché di direttore dei servizi socio-sanitari, ove previsto dalla legislazione regionale. Nello specifico, si conferma l’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, stabilendo i principi fondamentali e uniformi validi ai fini dell’attribuzione del punteggio da parte della Commissione.

Leggi anche:
Femminicidio Tramontano, ergastolo (con isolamento) a Impagnatiello

In particolare, viene precisato che: a) una volta individuati gli idonei appartenenti all’albo nazionale, la valutazione dei candidati è effettuata dalla Commissione regionale, nell’ambito della procedura regionale, “per titoli e colloquio”; b) la nomina della Commissione regionale è demandata al Presidente della Regione; c) le modalità e i criteri della valutazione vengono definiti dalle Regioni, tenendo conto che, in ogni caso, le Regioni possono dettare ulteriori “modalità e criteri di selezione” al fine di individuare il candidato più idoneo a ricoprire l’incarico che si intende attribuire; d) nell’ipotesi di decadenza e di mancata conferma dell’incarico, le Regioni possano procedere alla nuova nomina oltre che con la procedura prevista dal decreto legislativo 171/2016, anche mediante l’utilizzo degli altri nominativi inseriti nella rosa di candidati, purché si tratti di una selezione svolta in data non antecedente agli ultimi tre anni e che comunque, in ogni caso, i candidati della rosa risultino ancora inseriti nell’elenco nazionale. Si dispone infine l’ampliamento da sessanta a novanta giorni del termine entro il quale la Regione procede alla verifica dei risultati aziendali conseguiti e il raggiungimento degli obiettivi di ciascun direttore generale.

Leggi anche:
Inchiesta Visibilia, Daniela Santanchè richiede proscioglimento: "Il fatto non sussiste"

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti