Vitalizi verso rinvio, scontro Pd-M5s. “Un bluff”. “Vomito Pd”

Vitalizi verso rinvio, scontro Pd-M5s. “Un bluff”. “Vomito Pd”
1 agosto 2017

Si allontana a dopo l’estate il voto del Senato alla legge che taglia i vitalizi, approvata la settimana scorsa alla Camera con l’inedito, e discusso (anche tra i dem), asse Pd-M5s. Asse che a Palazzo Madama è saltato tra feroci polemiche tanto da far pensare che, all’odierna ripresa dei lavori parlamentari, il cammino della proposta di legge che porta come prima firma quella del deputato dem Matteo Richetti non sarà affatto facile. Oggi, intanto, la procedura di urgenza – una sorta di corsia veloce per la legge – chiesta dai Cinque stelle è stata bocciata, per alzata di mano, dall’aula dove è andato in scena un durissimo scontro tra dem e M5s. Luigi Zanda, capogruppo dem, ha bollato come un “bluff” del Movimento cinque stelle la richiesta della procedura di urgenza a 24 ore dalla chiusura del Senato per la pausa estiva. Poi ha sferrato l’attacco verso i Cinque stelle perché “c’è molta strada da fare prima che un gruppo che teorizza la democrazia dei click possa apprezzare la democrazia parlamentare, c’è chi parla di democrazia diretta nel senso che deve essere diretta da altri centri di potere”. Parole che hanno suscitato grida e strepiti in aula, con il coro “buffoni, buffoni” che si è alzato dai banchi dei Cinquestelle all’indirizzo dei dem e il presidente del Senato Pietro Grasso costretto più volte a riprendere i senatori penta stellati. E Zanda a rincarare la dose: “Davvero non si accorgono che stanno usando metodi da regime”. Gli esponenti dei Cinquestelle hanno replicato con il capogruppo alla Camera Simone Valente che ha parlato di “colossale truffa e presa in giro del Pd nei confronti del Paese”.

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Per il senatore Nicola Morra le parole di Zanda sono “ipocrite e vomitevoli” mentre la senatrice Barbara Lezzi ha definito il Pd un “partito di doppiogiochisti falsari” insieme alle Sinistre, a Forza Italia e ai verdiniani. Secondo la versione di Alessandro Di Battista si tratta di “cialtroncelli” ma “noi non molliamo, come li abbiamo messi con le spalle al muro alla Camera la stessa cosa faremo al Senato!”. Ad alzare il livello dello scontro la senatrice M5S Paola Taverna. Non solo “vomito PD”, replica l’esponente pentastellata, accusando i Dem di aver “fatto tutto lo schifo del mondo” e avverte che “ora sull’abolizione dei vitalizi ci devono pensare bene”. “Per fregare gli italiani con le banche quanto ci avete pensato? Li dovete guardare bene e – e’ l’invito rivolto a militanti e contatti sul social – ricordarli uno per uno”, conclude la Taverna. Alta la tensione a Palazzo Madama. Uno scontro alimentato ancora dal Pd. “Le parole postate sui social dai senatori del M5s Nicola Morra e Paola Taverna contro il presidente Zanda e i senatori del Pd sono inqualificabili insulti, indegni di un’Aula parlamentare”, insorge, Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo Pd a Palazzo Madama. “Chiedere l’urgenza ad agosto sui vitalizi e’ solo un bluff demagogico, perche’ l’esame del provvedimento, che ricordo e’ stato proposto dal Pd, comincerebbe comunque a settembre. Solo demagogia, populismo e insulti, questo e’ il M5s, che in queste ore – aggiunge – deve fare cagnara il piu’ possibile per cercare di coprire il completo fallimento del governo pentastellato della Capitale”. Inevitabile l’intervento della Lega. “Taglio dei vitalizi, in Senato il Pd ha rinviato l’approvazione della legge a dopo le vacanze. Vergogna! #renziacasa #andiamoagovernare”, scrive  su Facebook il segretario Matteo Salvini sui vitalizi. La Lega, che gia’ alla Camera ha detto si alla legge, al Senato ha votato oggi a favore dell’esame urgente del provvedimento.

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