Il 2 agosto 2017 è l’overshoot day cioè il giorno in cui l’umanità ha già consumato tutte le risorse che il pianeta Terra riesce a produrre in un anno. Siamo in anticipo di circa 5 mesi, dunque, e anche di 6 giorni sulla scadenza che fu registrata nel 2016. In pratica, a causa dell’inquinamento, di abitudini alimentari sbagliate, di sprechi di acqua e cibo, della deforestazione selvaggia, del riscaldamento globale e via dicendo, il genere umano ha esaurito il “budget” che il pianeta mette in preventivo: le risorse che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di un anno.
Secondo i dati della Global Footprint Network, l’organizzazione che ha avviato la campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi, i terrestri stanno consumando e inquinando circa il doppio di quanto ci si aspetterebbe, come se si avessero a disposizione quasi 2 pianeti. Un dato rilevante è il rapporto tra la quantità di anidride carbonica (Co2) immessa nell’atmosfera e quella che la Terra sarebbe in grado di assorbire nell’arco di 365 giorni. Un numero che fa rabbrividire; basti pensare che se anche si dimezzasse, la data dell’overshoot day si sposterebbe in avanti solo di 3 mesi. Non poco – certo – ma comunque non ancora a sufficienza per andare in pari. Un altro aspetto importante è dato dalle abitudini alimentari sbagliate. È stato calcolato che con uno stile di vita più sano, evitando lo spreco di cibo e l’eccesso di calorie nell’alimentazione, potremmo posticipare l’Overshoot Day di 42 giorni ed evitare di immettere nell’atmosfera quasi 25 milioni di tonnellate di Co2.