Alfano pensa al programma e guarda Renzi: da destra più veti che voti. Colpo letale di Speranza

Alfano pensa al programma e guarda Renzi: da destra più veti che voti. Colpo letale di Speranza
24 agosto 2017

Matteo Renzi e Angelino Alfano sempre più vicini. E mentre Alternativa popolare sta “lavorando ancora sul programma” in vista delle elezioni regionali in Sicilia, una mano tesa al leader di Ap arriva dagli alleati Democratici, almeno a Roma. “Il Pd è impegnato per una coalizione larga e col civismo,sul modello Palermo. Stupisce che vi sia chi non riconosce la necessità di uno sforzo comune contro i populismi e una destra a evidente guida estremista – dice Matteo Ricci, responsabile enti locali del Partito democratico -. “L’esempio di Palermo – aggiunge l’esponente dem – è lì a dimostrare che quando si mettono da parte veti e controveti, e si lavora invece per un progetto largo e condiviso, si vince. La Sicilia di tutto ha bisogno fuorché di essere consegnata ai populisti a causa di divisioni incomprensibili. Facciamo appello a tutti perché questo non accada”. Sinistra Italiana boccia sul nascere l’apertura di Ricci. “Ancora una volta operazioni che niente hanno a che vedere con il futuro della Sicilia, e con il solo obiettivo di confezionare un accordo nazionale fra Renzi ed Alfano, rompono e stravolgono il faticoso tentativo di trovare una proposta civica e di cambiamento – afferma il responsabile nazionale enti locali di Sinistra Italiana Paolo Cento – Altro che centrosinistra – prosegue – questo è il modello a perdere che rischia davvero di consegnare l’isola ai populisti e alla destra. La sinistra siciliana è al lavoro per dare forza alla voglia di cambiamento con una propria proposta autonoma”.

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Da buon democristiano, Alfano non si sbilancia sullo scoglio a cui approdare in vista delle prossime elezioni regionali del 5 novembre prossimo. Anche se il centrosinistra, oramai appare sempre più quello naturale. Ma, per ora si pensa al programma: una “zona franca fiscale per la Sicilia” e la candidatura alle Olimpiadi. “Abbiamo un lavoro in corso sul programma con alcuni obiettivi molto forti che stiamo facendo studiare tecnicamente – aggiunge – e vorremmo presentare nei prossimi giorni, a cominciare da una zona franca fiscale per la Sicilia ed una candidatura dell’Isola alle Olimpiadi”. Se in Sicilia, alla vigilia delle elezioni regionali, emerge che “da destra arrivano più veti che voti” e che “comandano gli estremisti”, il tema delle alleanze “diventa tutto più complicato”, evidenzia. In sostanza, sul piano delle coalizioni, “sembra sempre più emergere a destra una prevalenza più dei veti che dei voti di Salvini e Meloni in Sicilia e questo è oggettivamente un problema per i moderati”. Infatti “se anche in Sicilia, che è una classica terra di moderati, comandano gli estremisti diventa tutto più complicato”. Ma a dare il colpo letale pensa Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Articolo 1 – Mdp: “E’ evidente che chi fa di Alfano il perno di un nuovo progetto politico sta scegliendo di seppellire il centrosinistra”. Intanto ieri l’Udc di Lorenzo Cesa ha affrontato il tema della Sicilia. Il partito centrista presenterà liste in tutte le province. “Abbiamo dato mandato a Cesa di lavorare per l’unità del centrodestra – dice Mimmo Turano -. La gente ci chiede una proposta politica credibile, che si può raggiungere solo con l’unità e un candidato autorevole. Sarà la coalizione a decidere ma io sono già in campagna elettorale e riscontro il favore per la candidatura di Musumeci”.

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