Ai paesi che non partecipano al regime delle quote per il ricollocamento dei richiedenti asilo in tutta l’Unione europea potrebbe essere negato un aiuto in altre aree. “Se non esiste solidarietà in materia di migrazione, non ci sarà in altre aree. E questa sarebbe una nota amara per la coesione europea”, ha dichiarato la cancelliera Angela Merkel al quotidiano Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. I commenti della cancelliera appaiono come un avvertimento ai paesi dell’Europa orientale, che ricevono miliardi di euro di benefit dall’adesione all’Ue, a differenza di paesi contributori netti come la Germania. I governi orientali la scorsa settimana hanno reagito con rabbia ad una decisione della Corte di Giustizia dell’Ue che di fatto ha richiesto loro di accettare una quota di richiedenti asilo dalla Grecia e dall’Italia. Merkel ha comunque affermato che l’assegnazione di richiedenti asilo ai paesi dell’Unione europea sarà più semplice quando la politica migratoria inevitabile dell’Europa sarà in una posizione più solida. “Probabilmente sarà più facile ottenere un meccanismo di distribuzione in Europa se tutti gli altri elementi della politica dei rifugiati e della migrazione saranno più stabili”, ha detto la cancelliera. “Se combattiamo con successo le cause della migrazione, proteggiamo efficacemente le nostre frontiere, instauriamo un partenariato di sviluppo con l’Africa e fermiamo i trafficanti di esseri umani, allora la sfiducia in una migrazione legale gestita sarà eliminata”, ha aggiunto Merkel.
