“E’ paradossale che a difendere la specialita’ del nostro Statuto debba scendere in campo la Lega Nord”. Lo dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dopo il colloquio avuto oggi con il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, in visita in Sicilia. “Negli ultimi tempi – riprende Ardizzone – anche per assecondare l’opinione pubblica che i mali della nostra Repubblica derivino dal regionalismo, la quasi totalita’ della classe dirigente siciliana sembra comodamente rassegnata a rinunciare a qualsivoglia difesa delle prerogative statutarie”. “Ho spiegato al segretario Salvini che, diversamente da quello che si vuole far apparire, solo una parte infinitesimale delle imposte riscosse in Sicilia – aggiunge – rimangono sul territorio isolano e che c’e’ molta resistenza da parte dello Stato a dare piena attuazione, in termini finanziari, al nostro Statuto”. “Ho chiesto il sostegno della Lega – continua il presidente – per l’approvazione del disegno di legge voto, esitato dall’Ars a febbraio scorso e gia’ inviato al parlamento nazionale, che consentirebbe alla Sicilia la riscossione delle imposte di produzione, attualmente incamerate dallo Stato. In tal senso, il leader della Lega ha mostrato grande interesse nel sostenere una iniziativa a difesa dei territori e delle Regioni”.
Dunque, Salvini continua a scommettere sulla Sicilia. E oggi, proprio nell’Isola, Salvini ha incontrato diversi immigrati nel corso della sua visita al centro accoglienza Cara di Mineo (Catania) “L’autonomia fa bene da Nord a Sud – dice il leader leghista – e come Lega pensiamo di essere utili a tutti, anche alla Sicilia che merita di più e che oggi è gestita dallo Stato come un enorme centro di accoglienza”. Ardizzone e Salvini hanno concordato la creazione di un continuo tavolo di confronto sul tema del regionalismo, alla luce delle avviate riforme costituzionali.
