Non è stata presa ancora alcuna iniziativa rispetto alle carte inviate dal Csm rispetto all’inchiesta Consip. I magistrati di piazzale Clodio, che mantengono le ‘bocche cucite’, fanno registrare irritazione per quanto pubblicato negli ultimi giorni da diversi organi di stampa. “Le continue fughe di notizie non facilitano l’accertamento della verità”, si sottolinea. Il pm Mario Palazzi con l’aggiunto Paolo Ielo si sono incontrati stamane con il procuratore capo Giuseppe Pignatone. “Un normale incontro di lavoro”, si aggiunge. Il fascicolo trasmesso da palazzo dei Marescialli, con le dichiarazioni del magistrato di Modena Lucia Musti, sono all’attenzione degli inquirenti capitolini ma il vaglio non è ancora completato. “Non è stato ancora deciso cosa fare”. E’ possibile che venga avviato un nuovo fascicolo d’indagine, ma è anche ipotizzabile che il dossier sulle presunte parole del maggiore Giampaolo Scafarto e del comandante ‘Ultimo’ Sergio De Caprio possa venire allegato ai filoni già presenti. Il difensore dell’eroe antimafia, l’avvocato Francesco Romito, ha spiegato: “Nei prossimi giorni prenderemo iniziative legali contro chi ha usato il nome del mio assistito in modo diffamatorio”.
