Maroni chiama Berlusconi in campo per referendum su autonomia

Maroni chiama Berlusconi in campo per referendum su autonomia
Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni
11 ottobre 2017

A undici giorni dal voto per i referendum consultivi sull’autonomia della Lombardia e del Veneto, Roberto Maroni incassa il sostegno di Silvio Berlusconi. Il presidente lombardo e il leader di Forza Italia si sono infatti incontrati ieri sera a Arcore, a Villa San Martino, e lì l’ex Cavaliere ha assicurato al suo ex ministro dell’Interno che non farà mancare il proprio impegno nei giorni più caldi della campagna referendaria. La prima occasione poteva essere la manifestazione organizzata a Milano da Forza Italia, al Palazzo delle Stelline, alla quale parteciperà anche Maroni. Berlusconi sarà però impegnato a Ischia agli Stati generali del centrodestra organizzati da Mara Carfagna, perciò ha assicurato che invierà a Milano un videomessaggio. La mobilitazione degli azzurri lombardi per il referendum, aveva detto nei giorni scorsi la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, doveva concludersi con quell’appuntamento, ma l’ex premier, ne ha aggiunto un altro: una conferenza stampa con Maroni che si terrà la prossima settimana a Milano. Un segno di attenzione per la consultazione lombardo-veneta che compensa la distanza di un altro potenziale alleato, la leader di Fdi Giorgia Meloni, secondo la quale il referendum maroniano, così come quello del presidente veneto Luca Zaia, è “solo propagandistico”, anche se a livello locale il partito lo sostiente. D’altra parte Maroni è impegnato in una sfida che si gioca tutta sull’affluenza e l’appello al voto dell’amico Silvio, ora che “non ha da fare con il Milan e magari un’oretta la trova”, aveva ironizzato nei giorni scorsi, può risultare decisivo. A fare la differenza nell’eventuale difficile trattativa con le istituzioni centrali per avere pià autonomia sarà infatti soprattutto la percentuale di votanti, visto che la vittoria del Sì non appare in discussione. Con il suo impegno in prima persona Berlusconi contribuisce inoltre a ricucire il difficile rapporto con la Lega di Matteo Salvini e, in un contesto di apparizioni pubbliche sempre più selezionate, dà un segnale di fiducia anche alla componente nordista del proprio partito, impegnata a reggere il confronto con il rinnovato ottimismo dei sudisti, a partire dal prossimo voto in Sicilia.

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