Allarme smog in Piemonte, giunta approva protocollo anti Pm10. Entra in azione il “semaforo”

Allarme smog in Piemonte, giunta approva protocollo anti Pm10. Entra in azione il “semaforo”
20 ottobre 2017

Nebbia e siccità a Torino, pronta a inasprire ancora le misure antismog, dopo gli sforamenti nella concentrazione di Pm10 degli ultimi giorni. L`Arpa Piemonte il 18 ottobre scorso segnalava a Torino una concentrazione di Pm10 di 114 microgrammi per metro cubo, oltre il doppio del limite , che si attesta a 50. Ma gli alti livelli di Pm10 non si concentrano solo a Torino, ma anche in diverse zone del Piemonte. E proprio oggi la giunta regionale piemontese ha approvato il primo pacchetto di misure antismog previste dall`Accordo per la qualità dell`aria nel bacino padano, sottoscritto il 9 giugno scorso da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Ministero dell`Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. La misura più rilevante è l`adozione del cosiddetto “semaforo antismog”, articolato in due livelli “arancione” e “rosso”. Il primo si attiva dopo 4 giorni di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 microgrammi per metro cubo della concentrazione di Pm10 e comporta la limitazione all`utilizzo delle auto private di classe emissiva Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali di classe emissiva almeno Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 12.30. L`alert rosso si attiva dopo 10 giorni di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 microgrammi e fa scattare lo stop ad auto private di classe emissiva almeno Euro 4 diesel in città nella fascia oraria 8.30-18.30 e per i veicoli commerciali almeno Euro 3 diesel nella fascia oraria 8.30 – 18.30 ed Euro 4 diesel nella fascia oraria 8.30 – 12.30.

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“Solo con l`impegno di tutti i soggetti interessati, dalle amministrazioni pubbliche ai singoli cittadini, mediante l`adozione di comportamenti improntati alla sostenibilità ambientale, possiamo raggiungere risultati concreti” ha detto l`assessore all`Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia. “A supporto dell`applicazione del semaforo – ha aggiunto il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – i tecnici di Arpa forniranno un aggiornamento costante del quadro conoscitivo, derivante dalle misure delle centraline per la qualità dell`aria e dai sistemi modellistici operativi di previsione della concentrazione degli inquinanti”. I giorni per la verifica sono fissi e sono il lunedì e il giovedì e il rientro può avvenire dopo due giorni consecutivi misurati al di sotto dei 50 microgrammi o in caso in cui si prevedono al massimo per il giorno successivo condizioni meteo che consentano di ripulire l`aria. Oltre a queste misure ve ne sono altre che limitano l`utilizzo della biomassa per riscaldamento, vietano qualsiasi tipologia di combustioni all`aperto, limitano la temperatura media delle abitazioni private e degli esercizi commerciali a 19° con tolleranza di 2° gradi , vietano lo spandimento di liquami zootecnici. Queste misure temporanee sul territorio piemontese si applicano obbligatoriamente nelle aree urbane dei comuni che fanno parte dell`aggomerato di Torino e nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti alla data del 31 dicembre 2016, nei quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto (NO2) per almeno 3 anni anche non consecutivi, nell`arco degli ultimi cinque anni.

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