[sz-youtube url=”http://youtu.be/Z0z0k7ZpaK8″ /]
Le capitali mondiali della moda restano Milano, Parigi, Londra e New York, ma nel mercato globale della creatività cerca di ritagliarsi un posto al sole anche l’Africa subsahariana. In prima fila ci sono Nigeria e Sud Africa, poi c’è Kinshasa, in Congo, che con la sua Fashion Week in corso in questi giorni, è già alla seconda edizione. Un appuntamento che ha portato nella capitale africana molto stilisti locali, ma anche alcune griffe di origini congolesi arrivate dall’estero. “Gli europei – spiega lo stilista Cédric Isengoma – sono ormai a corto di ispirazione, penso che abbiano esaurito ogni vena creativa. Per questo ricorrono all’Africa che è ancora fresca e può dare ancora molto, tanto agli europei quanto agli africani. E’ questo il motivo per cui la moda africana ha ancora possibilità di evolversi”. Gli organizzatori, quest’anno, hanno dato spazio anche agli studenti dell’Istituto superiore congolese di arti e mestieri che hanno potuto così presentare le loro creazioni. “La moda congolese – osserva un’altra stilista, Fanny Mandina – penso sia a un punto di svolta. Credo che il Paese e l’Africa intera possono contare sulle nostre potenzialità per un rilancio, perché noi ovviamente vogliamo creare una vera e propria industria”. Un obiettivo ambizioso, ma fondato su previsioni di crescita incoraggianti per molti Paesi del continente che avranno bisogno, prima o poi, anche della moda. (immagini Afp)
