Gentiloni chiede mano a sindacati

18 novembre 2017

Uno sforzo significativo di condivisione sulle pensioni; è quello che ha chiesto il premier Paolo Gentiloni aprendo il tavolo con i leader di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi. Gentiloni ha messo sul tavolo anche altre due proposte “di un certo peso”: l’estensione delle esenzioni delle categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità (e non solo alle pensioni di vecchiaia) e l’istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa con l’obiettivo di consentire la proroga e la messa a regime dell’Ape sociale. Il premier ha definito le proposte sulle pensioni “misure doverose” perché, ha detto, è “giusto che vengano attenuati alcuni effetti nell’applicazione e nel metodo di calcolo dell’aspettativa di vita”. Su giovani, donne e lavoro di cura “riteniamo che il Governo abbia perso l’occasione di dare risposte”. E’ negativo invece il giudizio del leader della Cgil, Susanna Camusso, sul confronto a Palazzo Chigi sulle pensioni. In particolare, quello dei giovani e della loro pensione futura è un “tema che presta il fianco a numerose critiche – ha sottolineato – ci occupiamo solo di anziani. Una prospettiva previdenziale per i giovani significa porsi il tema della regolarità contributiva e costruire continuità del sistema”. Per il numero uno della Cgil è stata persa un’occasione anche sulle lavoratrici “perché il lavoro femminile è molto discontinuo. La continuità contributiva per le donne non c’è. E non c’è stata attenzione al lavoro di cura”.

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“I due nuovi aspetti aggiunti oggi dal presidente Gentiloni sono per noi assolutamente importanti e di non poco conto, coerenti con l’impostazione e il metodo che ci eravamo dati nella prima parte dell`accordo sulla previdenza”. E’ questo invece il giudizio del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, sulle proposte avanzate dal Governo sullo stop al rialzo dell’età per le 15 categorie di lavari gravosi anche per le pensioni di anzianità e il fondo per la proroga dell’Ape sociale. “Ci sono ancora alcune cose che vanno chiarite meglio e corrette nel documento del Governo – ha detto al tavolo di confronto a Palazzo Chigi – ma per la Cisl è doveroso cercare di portare a casa nella legge di bilancio risultati solidi per i lavoratori, sapendo che siamo alla fine della legislatura. Mettere in sicurezza alcune questioni è per noi molto importante. Questo è il rapporto giusto con il sindacato come abbiamo fatto anche con il pacchetto lavoro. Noi riteniamo che si debba lavorare e andare avanti con questo spirito e con questo rapporto proficuo di dialogo tra il Governo e i sindacati. Oggi noi diamo qualche risposta a chi non ne avrebbe. Non affidiamo in mare aperto quello che oggi possiamo portare oggi in sicurezza. Non spetta ad altri o a chi arriverà in futuro”.

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