La Corea del Nord ha raggiunto l’obiettivo “storico” di diventare uno Stato nucleare. Parla così il dittatore nordcoreano Kim Jong Un dopo il lancio di un missile balistico intercontinentale dopo due mesi di pausa nei test che hanno innalzato a livello di guardia la tensione nella regione e con gli Stati Uniti. Il commento del leader di Pyongyang è stato affidato alla presentatrice televisiva che appare solo nelle grandi occasioni, Ri Chun-Hee. “Kim Jong Un ha dichiarato con orgoglio che abbiamo finalmente realizzato la grande, storica causa di completare la forza nucleare dello Stato, la causa della costruzione di capacità di lancio”, ha detto Ri Chun-Hee. Questo lancio di un Icbm (missile balistico intercontinentale) interrrompe drammaticamente la pausa nei test osservata dalla Corea del Nord per poco più di due mesi. Rappresenta inoltre una nuova sfida per il presidente americano, che aveva assicurato che il regime di Pyongyang non avrebbe mai raggiunto una simile capacità. “Il grande successo”, ha aggiunto la presentatrice, del test “dell’Icbm Hwasong-15 è una vittoria che non ha prezzo, ottenuta dall’eroico grande popolo” della Corea del Nord. La stampa ufficiale ha parlato dell’arma più sofisticata finora mai sviluppata. “Il sistema di armamenti di tipo ICBM Hwasong-15 è un missile intercontinentale equipaggiato con una testata pesante di grandi dimensioni in grado raggiungere la totalità del continente americano”, secondo KCNA. A detta di Pyongyang, l’ordigno ha raggiunto un’altitudine di 4.475 chilometri prima di inabissarsi a 950 chilometri dal punto di lancio.
Uno specialista occidentale ha affermato che la sua traiettoria a campana, in verticale, suggerisce che avesse in realtà una gittata di 13mila chilometri, vale a dire la più lunga mai raggiunta da un missile testato dalla Corea del Nord. Fosse confermato questo dato, tutte le principali città degli Stati Uniti sarebbero raggiungibili dall’arsenale nordcoreano. Ed è stata la stessa Corea del Nord ad aver ribadito di aver effettuato con successo il test di un nuovo missile intercontinentale che mette a portata della sua capacità missilistica “l’intero continente americano”. Kim Jong-Un personalmente ha definito un successo il lancio del missile Hwasong-15. Intanto, la Cina ha espresso “preoccupazione” per il nuovo test missilistico da parte della Corea del Nord e ha sollecitato colloqui a riguardo. Allo stesso tempo, Pechino ha lanciato un appello a Pyongyang et Washington a riprendere i negoziati. Geng Shuang, un portavoce del ministero degli Affari esteri, ha dichiarato che la proposta cinese di “doppia moratoria” resta l’opzione migliore per allentare le tensioni. Dalla Casa Bianca, arriva una dichiarazione dello stesso presidente Donal Trmp, secondo cui, il lancio del missile da parte della Corea del Nord “è una situazione che gestiremo, di cui ci prenderemo cura”. In giornata il Consiglio di sicurezza dell’Onu terrà una riunione d’emergenza per discutere l’ultimo test missilistico della Corea del Nord. La riunione è stata richiesta da Usa, Corea del Sud e Giappone e inizierà alle ore 16.30 di New York, le 22.30 in Italia.