Ambasciata cinese in Pakistan lancia allarme: rischio terrorismo per Nuova Via della Seta

Ambasciata cinese in Pakistan lancia allarme: rischio terrorismo per Nuova Via della Seta
12 dicembre 2017

La Nuova Via della Seta, che la Cina vuole “riaprire” con la sua iniziativa “One Belt One Road”, deve essere sicura per essere economicamente funzionale ai progetti di Pechino. Ma le cose non stanno così: i corridoi di trasporto attraversano spesso alcuni dei Paesi più instabili del mondo e per Pechino. Un caso evidente è quello del Pakistan. L’Ambasciata cinese in Pakistan la scorsa settimana ha lanciato un allarme ai suoi concittadini affermando che terroristi starebbero pianificando “presto una serie di attacchi” contro cinesi. A giugno membri dello Stato islamico (Isis) hanno ucciso due cittadini cinesi che avevano rapito a Quetta, la capitale del Belucistan che è il centro del Corridoio economico Cina-Pakistan(CPEC), il più grande singolo progetto dell’Iniziativa Belt and Road. L’attivismo anti-cinese dei gruppi jihadisti pachistani e dell’Asia centrale è, secondo precedenti analisi dell’ambasciata cinese filtrati alla stampa, fomentato da un membro del gruppo separatista uiguro del Movimento islamico del Turkestan orientale. Islamabad ha assicurato che intende collocare a protezione dei progetti del CPEC una divisione forte di 15mila uomini. Ma questo per Pechino non basta.

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Il Global Times, una testata del Partito comunista cinese, ha scritto che “una migliore condivisione delle intelligence e manovre congiunte tra Cina e i Paesi interessati sono importanti per i progetti all’estero della Cina”. Secondo Pechino, la sconfitta annunciata in Iraq e Siria dello Stato islamico (Isis) non è in realtà per niente rassicurante per gli interessi cinesi. I foreign fighter allo sbando in quei Paesi, infatti, vengono spesso da Paesi dell’Asia centrale, meridionale e sudorientale e potrebbero decidere di ritornare a casa per svolgere lì la loro jihad. D’altronde – spiega il Global Times – il rischio è che man mano che gli investimenti cinesi in Belt and Road diventano cruciali per i Paesi destinatari, “colpire obiettivi cinesi diventa un modo efficace per le fazioni locali anti-governo ed estremiste per ottenere l’attenzione”, spiega il Global Times, che cita il caso del Laos, Paese solitamente stabile, che ha visto diversi incidenti alla vigilia della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità. askanews

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