Lobby Regioni, no a chiusura Tribunali

23 luglio 2014

Le Regioni d’Italia unite contro la soppressione di alcuni Tribunali. E così arriva un si’ del Consiglio regionale all’adesione della Puglia ai tre quesiti referendari promossi dalla Regione Abruzzo, E un sì del parlamento siciliano che ha appena approvato le tre proposte di referendum abrogativo contro la soppressione dei Tribunali di Nicosia (Enna), Modica (Ragusa) e Mistretta (Messina) promosse dal M5S (relatore il deputato Salvatore Siragusa). L’Aula dell’Ars e’ quindi passata al voto con procedura nominale per designare il deputato delegato a depositare presso la Corte di Cassazione la richiesta di referendum. In merito sono stati eletti Alice Anselmo (Articolo 4) e Toto Cordaro (Pid-Cantiere Popolare) rispettivamente delegato effettivo e delegato supplente proprio per presentare presso la Corte di Cassazione i tre quesiti referendari.

“La riorganizzazione degli Uffici giudiziari operata dal Governo nazionale, rischia con la soppressione, tra gli altri, dei tribunali di Nicosia, Modica e Mistretta, un’inaccettabile concentrazione del servizio giudiziario presso i tribunali delle città capoluogo. La decisione odierna dell’Assemblea regionale di proporre un referendum abrogativo di alcune delle disposizioni sancite dalla norma, può dare alla Sicilia la possibilità di rimettere in discussione la decisione del governo nazionale”. Lo dice il deputato del parlamento siciliano, Mario Alloro, commentando il voto favorevole dell’aula di Palazzo dei Normanni alla proposta di referendum abrogativo.

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Anche dalla Puglia c’è aria di ottimismo. “Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno con cui il Consiglio regionale ha aderito alla richiesta di referendum abrogativo contro la soppressione degli uffici giudiziari”. Lo dichiara il vicecapogruppo vicario del PdL-FI, Erio Congedo. “E’ un segnale importante che lanciamo, assieme alle altre Regioni, al governo nazionale – prosegue -. La decisione di non abolire il Tar di Lecce e’ certamente un’ottima notizia che fa pensare ad un ravvedimento del governo sulla legge varata da Monti. C’e’ da ben sperare quindi che – conclude Congedo – anche su questo tema possa conquistarsi un altro punto a favore per i cittadini, il cui diritto di accedere senza disparita’ alla giustizia va tutelato con forza e determinazione”.

Giorni contati, invece, per la sede del Tar di Parma. Che, a meno di ulteriori modifiche nella normativa, sara’ chiusa entro il primo luglio del 2015. Nella seduta di ieri la commissione Giustizia della Camera dei deputati ha infatti approvato un emendamento al decreto legge 90, secondo il quale dal 1 luglio dell’anno prossimo si avra’ la soppressione delle sezioni staccate del tribunale amministrativo regionale nei Comuni che non sono sedi di Corte d’appello, tra i quali c’e’ anche Parma.

Intanto, a Catania, il sindaco Enzo Bianco esprime “grande soddisfazione” per la mancata ‘chiusura’ del Tar etneo. “È stata la vittoria di una strategia partita da lontano  – dice – visto che già il 23 giugno scorso avevamo chiamato a raccolta nel Palazzo degli elefanti la deputazione e le forze sociali ed economiche dell’intera Sicilia orientale”. In sostanza, “è stata una battaglia vinta con il concorso di tutti, dai parlamentari di ogni forza politica al mondo produttivo della Sicilia orientale che in queste settimane hanno fatto fronte comune”.

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