Il missile balistico lanciato dallo Yemen contro il palazzo reale di Riad è “irano-houthi”. Lo ha affermato sul suo account Twitter il Centro per la comunicazione internazionale, ente legato al ministero dell’Informazione saudita, precisando che il missile non ha provocato vittime. “Le forze della coalizione confermano di aver intercettato un missile irano-houthi”, ha dichiarato l’ente legato al governo saudita, aggiungendo che non si hanno notizie di vittime o feriti. Poche ore prima l’Iran aveva convocato l’incaricato d’affari della Svizzera a Teheran, che rappresenta gli interessi americani nella Repubblica islamica, per protestare ufficialmente contro le dichiarazioni “irresponsabili” dell’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, riguardo il missile lanciato il mese scorso dai ribelli sciiti Houthi in Yemen contro l’Arabia Saudita, descritto come un vettore di fabbricazione iraniana.
La coalizione militare araba guidata dall’Arabia Saudita, come reazione, ha bombardato postazioni dei miliziani sciiti houthi a sud di Sana’a, in Yemen. Si tratta di una reazione, per l’appunto, al missile sparato dagli houthi contro il palazzo reale di Riad e intercettato dalle Forze armate saudite. Dunque, era il palazzo reale saudita al-Yamamah, a Riad, l’obiettivo del missile sparato dallo Yemen dai miliziani sciiti houthi. Il missile che gli houthi hanno sparato verso il palazzo reale saudita è stato poi intercettato dalla coalizione militare araba a sud di Riad, come ha reso noto l’emittente al-Arabiya. A novembre l’Arabia Saudita aveva intercettato altri due missili provenienti dallo Yemen, uno vicino all’aeroporto internazionale re Khalid a Riad e l’altro nella provincia sudoccidentale di Assir. In risposta, la coalizione militare araba ha isolato lo Yemen imponendo un blocco sul Paese.