Cina, dal 2015 chiusi 13.000 siti Internet

Cina, dal 2015 chiusi 13.000 siti Internet
25 dicembre 2017

La Cina ha chiuso o revocato la concessione di 13.000 siti internet dal 2015 a causa di violazioni delle drastiche norme che regolano l’uso del web: lo dichiara l’agenzia ufficiale China New. Quasi 10 milioni di account Internet sono stati chiusi anche per “violazione dei protocolli di servizio”, continua l’agenzia, probabilmente riferendosi agli account dei social network. “Queste azioni hanno un forte effetto deterrente”, ha detto Wang Shengjun, vice presidente del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo. La Cina potrebbe avere la piu’ grande popolazione di utenti internet al mondo, afferma un rapporto pubblicato nell’ottobre 2015 dalla Ong statunitense Freedom House. Sui 65 paesi studiati, la Cina aveva una delle politiche piu’ restrittive sul web davanti a Iran e Siria.
L’internet locale e’ incastonato in maniera drastica da un sistema (“il grande muro elettronico”) che blocca i social network Facebook e Twitter, YouTube, Google, cosi’ come molti media occidentali.  Anche le piattaforme cinesi come il sito Weibo o la famosa messaggistica di WeChat sono soggette a censura, i contenuti ritenuti “sensibili” vengono prontamente cancellati e alcune ricerche vengono bloccate.

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