“Sì, è stato un riconoscimento, ma troppo poco per far arrabbiare Matteo”, è la riflessione che si fa nell”inner circle’ renziano. “Gentiloni – commenta un deputato renziano – ha fatto un discorso saggio, ha rivendicato i risultati raggiunti, che sono tantissimi, e parlato del Pd come ‘forza tranquilla’ contro populisti e demagoghi, l’impostazione che dovremo dare alla campagna elettorale. E’ stato un buon intervento”. Dal Pd, però, in particolare dal lato renziano, non sono arrivate molte reazioni pubbliche alle parole del premier. “L’Italia deve riconquistare la fiducia in se stessa per affrontare le sfide del futuro ha ragione il premier Paolo Gentiloni”, è stato il commento di Ermete Realacci, amico di lunga data del presidente del Consiglio.
Apprezzamento anche dalla prodiana Sandra Zampa, che dice “grazie a Gentiloni per avere portato il Paese alla ‘fine ordinata di questa legislatura’ e per avere governato senza mai tirare a campare”. Per Luigi Zanda, capogruppo Dem al Senato (sicuramente non collocabile nel ‘giglio magico’), “l’Italia deve essere grata a Paolo Gentiloni per la serietà e l’equilibrio con cui ha governato in un anno difficilissimo portando a termine con successo la legislatura nonostante le condizioni di particolare fragilità del quadro politico nazionale”. Anche Matteo Colaninno ha elogiato le parole di Gentiloni: “Sono la sintesi perfetta del lavoro fatto dal Pd in questi anni. La perfezione non esiste, ma in questa fase storica un governo di centrosinistra a guida Pd è stato il migliore possibile per porre le basi per un serio e duraturo rilancio del nostro Paese”. askanews