Sono entrate in vigore le nuove norme Ue che obbligano gli Stati membri a fornire alle autorità fiscali l’accesso ai dati raccolti in base alla legislazione antiriciclaggio. A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, le autorità fiscali nazionali hanno accesso diretto alle informazioni sui titolari effettivi di società, trust e altre entità. Secondo la Commissione Ue, le nuove disposizioni daranno “un forte impulso alle autorità fiscali nella lotta contro i tipi di strutture evidenziate”, ad esempio, “nei Paradise Papers”. “Vogliamo dare alle autorità fiscali – dichiara Pierre Moscovici, commissario Ue per gli Affari economici – informazioni cruciali sui singoli individui dietro qualsiasi azienda o trust, ed è essenziale per loro essere in grado di identificare e reprimere gli evasori. Per fare ciò, le autorità fiscali avranno ora accesso alle informazioni antiriciclaggio”. Le nuove regole, sancite dalla direttiva sulla cooperazione amministrativa (direttiva 2011/16/Ue), daranno alle autorità l’accesso necessario “e consentiranno loro di reagire rapidamente ed efficacemente ai casi di evasione”.