Energie per l’Italia di Stefano Parisi si presenterà alle elezioni senza bisogno di raccogliere più le firme grazie all’apparentamento con il simbolo del gruppo parlamentare Civici Innovatori (nato uno degli spezzoni dell’ex Scelta civica di Mario Monti), sulla falsariga del “modello Tabacci” per +Europa di Emma Bonino. Ma Parisi vuole entrare con Epi a pieno titolo nella coalizione di centrodestra come “quinta gamba” accanto alla “quarta gamba” di Noi per l’Italia di Cesa, Fitto e Lupi, anche se finora i “grandi azionisti” del centrodestra Berlusconi, Salvini e Meloni pare che non vogliano accoglierli. Per questo Parisi in una conferenza stampa tenuta oggi a Roma a Palazzo Ferrajuoli (proprio di fronte a Palazzo Chigi) ha lanciato loro un ultimatum al centrodesrra:”Ci sono sette giorni per decidere le coalizioni – ha detto Parisi – Se Berlusconi, Salvini e Meloni non ci vorranno, si assumeranno la gravissima responsabilità di mettere a rischio la vittoria del centrodestra alle elezioni. Per vincere e riuscire a fare un governo, raggiungendo il 51% dei parlamentari nel prossimo Parlamento, c’è bisogno di aggregare tutti: e noi, che rappresentiamo una vera novità politica e contiamo già su 30 mila aderenti e militanti in tutta Italia, possiamo contribuire alla vittoria portando alle urne molti elettori delusi del centrodestra, che non vogliono la vecchia politica e si sono rifugiati nell’astensione. Noi alle elezioni ci saremo comunque, ma vorremmo partecipare con le nostre proposte alla campagna elettorale nel centrodestra”.
Se dovesse presentarsi da solo, Energie per l’Italia-Civici Innovatori dovrebbe raggiungere il 3% per poter eleggere propri parlamentari. Se si presentasse nel centrodestra, potrebbe aspirare a qualche collegio uninominale della coalizione e se prendesse più dell’1%, ma meno del 3% nel proporzionale non eleggerebbe propri parlamentari, ma i suoi voti verrebbero comunque utilizzati perché sarebbero redistribuiti agli alleati maggiori. Parisi ha anche denunciato il fatto che Forza Italia ha fatto di tutto per evitare che Energie per l’Italia si presenti alle elezioni regionali in Lombardia, ma pare che alla fine il movimento di Parisi (che è stato candidato sindaco a Milano contro Sala) correrà anche per il Pirellone. L’apparentamento con Civici Innovatori, rappresentato alla conferenza stampa dall’onorevole Giovanni Monchiero, non è una novità degli ultimi giorni (come quello tra Tabacci e la Bonino): già il 2 agosto scorso, infatti, Civici Innovatori aveva modificato la propria denominazione in Civici Innovatori-Energie per l’Italia. Per quel che riguarda il programma, Energie per l’Italia propone la riforma della giustizia con la separazione delle carriere, un forte impulso alle imprese e all’edilizia con la riduzione delle tasse, un forte impegno per il Mezzogiorno e la famiglia, l’abolizione dell’Anticorruzione di Cantone e anche una decisa strategia di riduzione del debito pubblico attraverso la riduzione del deficit, la “reingegnerizzazione” digitale della Pubblica amministrazione (che secondo Parisi potrebbe far risparmiare il 15% dei pubblici dipendenti) la ripresa delle privatizzazioni e della valorizzazione e cessione del patrimonio immobiliare pubblico Pma.