M. Berlusoni: “Corretti e trasparenti in vendita club”. Procura: “Nessuna denuncia”
Ghedini, non c’è alcuna indagine sulla vendita della società
Non c’è alcuna indagine sulla vendita del Milan, come conferma anche la procura di Milano. La Stampa, quindi, dimostra una “pervicace volontà diffamatoria” nei confronti di Silvio Berlusconi per interferire nella campagna elettorale. Lo afferma, in una nota, l’avvocato Niccolò Ghedini. “Il giornalismo d’inchiesta – premette il legale del leader di Fi – è uno straordinario valore che va tutelato e incentivato perché è uno dei cardini, oltre che salvaguardia, di un sistema democratico. Quando però si utilizzano false notizie non già per informare ma per aggredire e danneggiare una parte politica durante una delicata campagna elettorale, non si tratta più di giornalismo ma di fatti penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevanti”. “Ancora una volta – denuncia Ghedini – un giornale con una precisa connotazione politica e imprenditoriale aggredisce il presidente Berlusconi con una notizia totalmente inventata. E ciò che è ancor più grave è rappresentato dal fatto che nella serata di ieri eravamo stati avvisati che la notizia, falsa, sarebbe stata pubblicata sul quotidiano La Stampa. Immediatamente avvertimmo il direttore del quotidiano e uno dei giornalisti della totale infondatezza, inverosimiglianza e falsità dell’assunto. Nonostante ciò la pubblicazione è avvenuta”. “La netta e chiara smentita dell’esistenza di qualsiasi indagine, in particolare ni confronti del presidente Berlusconi, da parte della Procura della Repubblica di Milano, che ringrazio per la tempestività della comunicazione in merito, non fa che confermare – insiste – la già palese falsità della notizia. È evidente dunque la pervicace volontà diffamatoria che non può che avere ragioni correlate all’intenzione di interferire nell’imminente competizione elettorale. Saranno ovviamente esperite tutte le azioni del caso”.
MARINA BERLUSCONI
La Fininvest ha dimostrato “la massima trasparenza e correttezza” nella vendita del Milan all’imprenditore cinese Yonghong Li. Lo afferma la presidente della Fininvest, Marina Berlusconi, dopo le indiscrezioni su una possibile indagine della Procura di Milano. “Il tempo sembra passare invano – sottolinea la presidente – per certi metodi di intendere lo scontro politico e per chi di questi metodi da vent’anni è ostinato protagonista. La falsificazione di cui stamane si sono resi responsabili due quotidiani controllati dal gruppo De Benedetti, ‘La Stampa’ e ‘Il Secolo XIX’, lascia indignati ed esterrefatti per la sua gravità”. “In tutta la lunga e complessa trattativa per la vendita del Milan – sostiene Marina Berlusconi – la Fininvest si è comportata con la massima trasparenza e correttezza, come conferma la stessa Procura della Repubblica di Milano, avvalendosi della collaborazione di advisor finanziari e legali di livello internazionale”. “L’uscita dei due quotidiani, in piena campagna elettorale – sottolinea Marina Berlusconi – l’enorme spazio e i toni riservati a una notizia che era già stata segnalata come falsa e che falsa è stata confermata dalla Procura della Repubblica, non lasciano dubbi sulle reali intenzioni di questa operazione. Condotta peraltro, sarà un caso?, proprio nei giorni in cui Carlo De Benedetti è sulle prime pagine per presunte vicende di insider trading”. “La Stampa e il Secolo XIX – aggiunge la presidente della Fininvest – stamane hanno davvero scritto una pessima pagina di giornalismo. Un giornalismo che, impegnato nella sacrosanta guerra contro le fake news, non merita di vedere la propria autorevolezza mortificata da chi, in redazione, utilizza notizie false per logiche di parte. L’antiberlusconismo acceca ancora fino a questo punto?”.[irp]
PROCURA MILANO
Nel confermare di avere incontrato piu’ volte nei mesi scorsi Niccolo’ Ghedini “anche per la vicenda Vivendi”, il procuratore di Milano Francesco Greco ha sottolineato che “nessun deposito di atti e’ avvenuto” sulla vendita del Milan da parte dello storico legale di Fininvest e di Silvio Berlusconi. “Noi interveniamo se c’e’ una denuncia, qualcosa”, ha aggiunto il capo della Procura. Greco ha spiegato poi che Ghedini gli aveva illustrato “step by step” i passaggi della trattativa per la compravendita del Milan e che “veniva per dire che loro si rimettevano alla valutazione degli organi istituzionali sulla legittimita’ o meno di questa vendita”. Anche Ghedini, in questa ricostruzione di Greco, aveva delle perplessita’ sull’identita’ degli acquirenti ma poi l’Uif (Unita’ di Informazione Finanziaria) aveva dato il via libera all’operazione dopo avere analizzato le carte consegnate dagli intermediari.