“Addio monopolio Siae, demolito da noi”

“Addio monopolio Siae, demolito da noi”
16 gennaio 2018

Davide ha abbattuto il gigante Golia, i piccoli hanno abbattuto il monopolio Siae. A sostenerlo e’ Davide d’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef, che oggi ha tenuto a Roma una conferenza stampa insieme al cantautore rap Fedez, tra i primi grandi nomi che hanno aderito alla societa’ di “collecting” nata nel 2011 e che si e’ fatta “portabandiera” della liberalizzazione. Nei giorni scorsi e’ stata ufficializzata l’iscrizione a Soundreef di artisti del calibro di Enrico Ruggeri, J-Ax e 99 Posse. In precedenza avevano aderito Fedez appunto, Gigi D’Alessio, Fabio Rovazzi, Nesli, Maurizio Fabrizio, il maestro Adriano Pennino ed oltre 11.000 autori italiani. “Adesso possiamo dire a tutti gli effetti che una piccola societa’ ha abbattuto il dominio monopolistico ultracentenario della Siae nella raccolta dei diritti d’autore. Da oggi anche societa’ private come Soundreef possono operare in piena legalita’ e, si spera, a pari condizioni sul mercato italiano”, ha annunciato con malcelato orgoglio D’Atri, la cui societa’ annuncia che lavorera’ in Italia affidando i diritti dei suoi autori ed editori a un’associazione no profit. “Lavoreremo in Italia – ha spiegato d’Atri – insieme all’associazione no profit LEA (Liberi Editori Autori – www.leamusica.com), costituita di recente da un gruppo di autori, editori e professionisti del settore. Gli oltre 11mila autori ed editori nostri iscritti saranno rappresentati ed intermediati in Italia da LEA rientrando cosi’ nel perimetro delineato dall’art.19 del decreto fiscale (148/2017) collegato alla Legge di Stabilita’ 2018. Non abbiamo mai smesso di combattere per far valere i nostri diritti e dare una nuova prospettiva al mercato della musica e alla fine le nostre fatiche sono state premiate”.

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“In questi anni – ha aggiunto d’Atri – abbiamo subito attacchi e comportamenti sleali di ogni tipo ma fa piacere poter ispirare altri giovani imprenditori a fare innovazione e sfidare costruttivamente lo status quo. C’e’ tanto lavoro da fare per le istituzioni preposte al controllo e vigilanza di questo nuovo mercato: dalle regole di ingaggio tra vecchi e nuovi intermediari al fine di tranquillizzare gli utilizzatori a provvedimenti per evitare che l’ex monopolista continui a pretendere di raccogliere compensi anche di autori ed editori non piu’ iscritti alla Siae. Facciamo un appello ai dirigenti Siae: e’ il momento di moderare i toni e confrontarci. Nel rispetto delle differenti posizioni, e’ dovere dei soggetti presenti sul mercato aiutare le istituzioni a trovare soluzioni mirate alla tutela di autori, editori e utilizzatori”. A sua volta Fedez ha sottolineato di aver creduto “fin dall’inizio” nel progetto di Soundreef, “ero consapevole delle difficolta’ cui saremmo andati incontro ma sapevo che si doveva rompere un monopolio e un sistema che agevolava pochi soggetti e i soliti. Oggi sono contento di poter rivendicare di essere stato in prima linea con Soundreef in questa battaglia tra Davide e Golia che alla fine ci ha visti tagliare il traguardo nonostante gli ostacoli che hanno cercato di metterci davanti”. A inizio anno Soundreef ha stretto due importanti accordi per la raccolta e gestione dei diritti d’autore on line con Suisa, la storica societa’ nazionale svizzera di gestione collettiva di diritti d’autore, e con YouTube, uno dei piu’ importanti digital service provider al mondo. La societa’ fondata da d’Atri ha inoltre annunciato oggi anche l’iscrizione delle societa’ editoriali Joe & Joe (che ha la proprieta’ di molti brani cantati da Enrico Ruggeri e Marco Masini), Zedef (che gestisce le edizioni di molti brani cantati da Fedez), Willy L’Orbo (che gestisce le edizioni di brani cantati da J-Ax) e Triplosette (edizioni di Dark Polo Gang).

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Tutto parte dalla Direttiva Barnier (dal nome del suo promotore, il commissario Ue al mercato interno), approvata dal Parlamento europeo nel febbraio 2014 e che regolamenta il diritto d’autore sottolineando che i creativi possono affidare la tutela dei propri diritti alla societa’ che preferiscono all’interno dell’Unione europea. A settembre 2014 il Tribunale di Milano dichiara le attivita’ di Soundreef in Italia legittime. Soundreef Ltd nel marzo 2016 viene riconosciuta come ente di gestione indipendente autorizzato alla raccolta dei diritti d’autore dall’Intellectual Property Office del Regno Unito. Sulla vicenda e’ intervenuta anche L’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, che con una circolare emanata il 6 giugno 2016 si e’ espressa in favore della liberalizzazione della gestione del diritto d’autore in Italia chiesta dalla Direttiva Barnier. La stessa autorita’ antitrust italiana ha aperto nell’aprile scorso un’istruttoria nei confronti di Siae per presunte condotte escludenti nella gestione e intermediazione dei diritti d’autore. Il 19 luglio 2017 il tribunale ordinario di Milano, con un decreto ingiuntivo ordina all’organizzatore di un concerto di Fedez di versare anche a Soundreef il compenso dovuto all’artista a titolo di compensi per diritto d’autore: l’organizzatore aveva deciso di pagare soltanto Siae. Intanto, nel marzo 2017, sotto la minaccia della procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea il governo italiano aveva recepito la Direttiva Barnier con il decreto legislativo n. 35, che limita, pero’, i soggetti autorizzati a poter effettuare l’intermediazione dei diritti d’autore a entita’ no profit. Infine, c’e’ stata la conversione in legge lo scorso 16 dicembre con il decreto fiscale collegato alla Legge di Stabilita’ 2018.

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