Cesa: “Difendiamo i valori del Paese. Berlusconi è un leader”.

Cesa: “Difendiamo i valori del Paese. Berlusconi è un leader”.
Il leader dell'Udc, Lorenzo Cesa
20 gennaio 2018

Chiuso l’accordo. Noi con l’Italia e l’Udc condivideranno a pieno titolo il programma del centrodestra. “Era una questione di dignità” dice soddisfatto Lorenzo Cesa. Ma era anche una questione di seggi, diciamo noi. La “quarta gamba”, dopo una sofferta intesa, porta a casa 21 collegi maggioritari che si andranno a sommare ad alcune compensazioni territoriali a carico di Fi, arrivando a 30 circa.

Onorevole Cesa, cosa mancava per mettere nero su bianco.

“Noi chiedevamo di partecipare al programma come la Lega e Fratelli d’Italia, esattamente allo stesso modo. È una questione di dignità, non si può stare al tavolo e firmare un programma che neppure avevamo concordato. Ora, invece, c’è il nostro contributo che riguarda i nostri temi come la famiglia, la libertà della scelta scolastica o come, tra le altre cose, alcune modifiche sulla legge Fornero. In sostanza, rendere il programma un po’ più responsabile, questo abbiamo fatto”.

I temi, va bene. Ma inutile nascondere che il numero dei collegi non è stato oggetto di confronto.

“Il tema delle presenze nostre nelle liste nominali, certo. Qual è il problema di un partito? È essere rappresentati in Parlamento. L’obiettivo è portare in Parlamento giovani, donne, uomini dell’Udc, di questa nuova formazione cattolico-liberale la chiamerei più che altro. Portare uomini in rappresentanza di un partito che ha a cuore la difesa dei valori. Per esempio, la Bonino che fa? Fa l’accordo col Pd per ottenere più seggi possibili per avere una presenza in Parlamento per potere andare a difendere le cose in cui credono, che sono esattamente l’opposto magari di quelle in cui crediamo noi. Mi lasci dire una cosa…”.

Prego…

“Devo fare un apprezzamento al Presidente Silvio Berlusconi, che è intervenuto e ha fatto in modo che la nostra formazione dell’Udc avesse una rappresentanza dignitosa. Berlusconi è un gran signore, un leader e l’ha dimostrato anche questa volta”.

La neo candidata della Lega, Giulia Bongiorno, sostiene che “Giulio Andreotti avrebbe approvato la mia scelta con Salvini”.

“Sì, sono d’accordo. Ma penso che avrebbe approvato la scelta più per una stima che il Presidente Andreotti aveva per l’avv. Bongiorno e non certamente per motivi politici. L’accostamento Andreotti-Lega è un po’ bizzarro, non funziona”.

E cosa avrebbe pensato, invece, Andreotti, della “rinascita” dello Scudocrociato?

“Ne sarebbe stato orgoglioso, come lo sono tanti democristiani oggi che mi chiamano dicendo ‘mantieni in piedi il vessillo dello Scudocrociato, vai avanti…’. Perché quel vessillo significa difesa di valori importanti, vuol dire difesa di un Paese. Ecco perché è stato importante anche quello che abbiamo fatto”.

Torniamo alle Politiche. Sembra che la battaglia si gioca più al Sud.

“Abbiamo una presenza veramente consistente e lo abbiamo dimostrato in Sicilia recentemente, sia noi dell’Udc che gli amici Popolari. Oggi siamo insieme, e in Sicilia abbiamo avuto il 15% dei voti. Siamo determinati nel far vincere il centrodestra in Puglia, nel Mezzogiorno. Pensi anche al nostro radicamento in Lombardia dove c’è un gruppo di parlamentari, un gruppo di deputati regionali, due assessori regionali, anche lì daremo il nostro contributo. Così come in Veneto, e anche lì daremo una mano a far vincere il centrodestra”.

C’è ancora stallo nel Lazio per le Regionali. Pirozzi, Gasparri, Rampelli… cosa sta facendo il centrodestra.

“Mi auguro, e ci lavoro da un mese, che su chi ha la responsabilità in Forza Italia, ma anche nelle altre forze politiche, trovi una personalità che possa rappresentare tutti. È il tempo della decisione, quindi mi auguro che entro domani ci sia una indicazione precisa. Noi possiamo dare il nostro contributo, ma naturalmente stiamo dando vita alle nostre liste che saranno anche di un certo tipo e di una certa consistenza”.

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