“Una giornata di cui essere soddisfatti” per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, una discussione “eccellente” per il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker: sono i giudizi che i protagonisti del singolare incontro a tre, tra Berlusconi e Juncker, appunto, più il presidente del Parlamento europeo Jean-Claude Juncker questa sera a Bruxelles. Gran parte dell’incontro, di quaranta minuti, avvenuto nel quarto salone protocollare dell’Europarlamento di Bruxelles, si è svolto con i soli tre protagonisti, senza i consiglieri e i portavoce. Ma non sfugge il carattere simbolico dell’evento: una riabilitazione europea per l’ex Cavaliere, caduto in disgrazia proprio con l’establishment del Ppe e dell’Ue nel 2011 (quando dovette lasciare il governo nel momenti più nero della crisi e fu sostituto da Mario Monti, in quello che lo stesso Berlusconi non esita a definire “un colpo di Stato”) e poi condannato per frode ai danni dello Stato e dichiarato ineleggibile in applicazione della Legge Severino, una sentenza su cui pende ora il giudizio della Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. L’ex premier ha innanzitutto riferito sul suo colloquio, precedentemente nel pomeriggio, con il negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier: “Barnier mi ha raccontato la situazione delle trattative con l’Inghilterra, e mi ha assicurato che gli europei, e quindi anche i 600.000 italiani, che sono oggi residenti in Inghilterra, godranno della stessa situazione che hanno ora anche dopo che saranno scattati i patti con l’Europa, e questo credo che sia molto importante”.
Quanto all’incontro a tre con Tajani e Juncker, per ora l’unico resoconto è quello fornito ai giornalisti dallo stesso leader di Forza Italia: “Con il signor Juncker, con cui ho una antica amicizia, abbiamo parlato di tutti problemi attuali del mondo, e per quello che riguarda l’Italia l’ho messo al corrente di come funzionano le elezioni, sulla preparazioni delle elezioni in Italia; e credo che questo gli abbia fatto molto piacere. Abbiamo parlato – ha continuato Berlusconi – dei temi importanti per noi, primo fra tutti l’immigrazione. Abbiamo potuto constatare che da parte sua c’è la stessa volontà nostra di aiutare gli Stati africani a darsi delle economie che possano far sì che i nativi non debbano, per raggiungere il benessere, trasferirsi in Occidente. Abbiamo anche parlato del numero di guardie di frontiera, che può essere aumentato in modo che ci siano degli ‘hot spot’ in Italia con guardie provenienti da altri paesi europei”. “Abbiamo parlato – ha aggiunto il leader di Forza Italia – dei problemi relativi alle relazioni con la Federazione russa; anche lui ha un ottimo rapporto con Vladimir Putin, e quindi abbiamo convenuto dell’importanza per l’Europa e anche per l’Occidente di continuare in un relazione che deve essere amichevole così come era stata a Pratica di Mare (al vertice Nato-Russia del 2002) e come è venuta degradandosi successivamente, soprattutto in questi ultimi due anni”. Tirando le somme, Berlusconi ha detto di essere “rimasto molto soddisfatto per l’apprezzamento nei confronti del nostro paese”; e anche “per quello che la Commissione europea intende fare per imporre delle imposte ai grandi protagonisti di Internet”. “Credo – ha concluso – che sia stato un colloquio totalmente positivo”. Un’ultima domanda gli è stata rivolta dai giornalisti mentre stava rientrando in auto, all’uscita dall’Europarlamento: Presidente, è stata una rivincita? Berlusconi ha riposto: “No, che rivincita…”. askanews