I conservatori della cancelliera tedesca Angela Merkel e i socialdemocratici sono riusciti a trovare un accordo sul programma di governo della Grande Coalizione. Cdu, Csu e Spd hanno trovato un’intesa anche sull’assegnazione dei ministeri all’interno della compagine di governo. L’assegnazione dei dicasteri prevede il sindaco di Amburgo, Olaf Scholz, esponente dell’Spd, ministro delle Finanze; il leader dell’Spd, Martin Schulz, sarà ministro degli Esteri e il leader dell’Unione cristianosociale tedesca, Horst Seehofer, sarà alla guida del ministero dell’Interno. Atteso per domenica 4 febbraio, poi rinviato in un paio di occasioni, l’annuncio di un’intesa per dare un governo alla Germania, oltre 4 mesi dopo le elezioni, è arrivato dopo una maratona negoziale durata oltre 24 ore. La cancelliera tedesca Angela Merkel si è detta soddisfatta dell’accordo di coalizione con i socialdemocratici, che consente di dar vita a quel governo “stabile” che “il mondo e la Germania aspettano”. “Sono convinta che questo contratto di coalizione (…) è la base di un governo stabile di cui il nostro Paese ha bisogno e che molti nel mondo si aspettano da noi”, ha detto Merkel in conferenza stampa, con al suo fianco il leader della Spd Martin Schulz e quello della Csu, Horst Seehofer.
Ma per vedere la luce il governo tedesco “Merkel IV” deve superare ancora un ostacolo: infatti i vertici socialdemocratici si sono impegnati con la base a sottoporre l’accordo di Grande Coalizione al voto degli iscritti. Il risultato arriverà con tutta probabilità il 4 marzo. Tuttavia, nel giorno dell’intesa tra conservatori e socialdemocratici per un futuro governo di Grande Coalizione in Germania, la Bild pubblica un sondaggio che la dice lunga sulla situazione politica del Paese: infatti i partiti che dovrebbero guidarlo non hanno più la maggioranza dei consensi fra gli elettori. L’inchiesta dell’Istituto Insa rivela infatti che la Cdu/Csu perdono tre punti percentuali e scendono al 30,5% e anche la Spd continua a perdere e scende al 17%. Insieme i partiti della GroKo raccolgono solo il 47,5%. Aumentano i Verdi di un punto e mezzo percentuale e toccano il 12,5%. AfD e Fdp salgono entrambi di un punto, rispettivamente al 15% e 10%. Un’ipotetica alleanza “Giamaica” (tra Cdu/Csu, Verdi e liberali) potrebbe contare sul 53% dei consensi.